"LA CONTESA DELLA MARGUTTA" a CORRIDONIA
DAL 29 AGOSTO AL 7 SETTEMBRE - CORRIDONIA (MC)
La Storia
Oggi più che mai l'aggregazione fra individui trova la sua massima espressione attraverso un'attività ludica di recupero della memoria storica del territorio.
La memoria storica del periodo medievale e rinascimentale è tanto ricca di segni e segnali che oggi tutta la civiltà alle soglie del terzo millennio, riscopre, reinterpreta, spettacolarizza.
Montolmo oggi Corridonia, dal 1300 al 1600 dai testi del Bartolazzi, appare come una comunità di grande importanza storica.
Belle pagine di vita amministrativa, si incastonano con pagine di intensa attività bellica e militare. Gli statuti hanno scandito un primario ruolo giuridrico amministrativo, dei Priori, del Podestà e del Gonfaloniere, figure di grande impatto sugli abitanti del tempo.
Nel diplomatico contrasto tra Chiesa e Stato, fra liturgia civile e religiosa si ergono figure particolari, come il barbitonsore-medico dedito alla rasatura e taglio dei capelli dei ricchi e medico, il gran Maestro di grammatica Alessandro da Perugina, l'astrologo e fisico Antonio da Montolmo, le paciere, donne per lo più vedove a cui era demandato il controllo della salute e moralità pubblica, il capitano Bartolomeo luogotenente dei Buccolino da Guzzone capitano di ventura di Carlo il Temerario, di Simone mercante ebreo a cui fu demandata la esclusiva vendita di spezie e robe varie, le figure legate alle corporazioni degli agricoltori, dei mercanti, degli artisti, le famiglie nobili, come gli Ugolini prima potenti signori del castello di Colbuccaro o Ripa Azzolina, poi abitanti di Montolmo, dei Lepretti che portò al finanziamento del campanile di S. Francesco con la posa dell'orologio riattato nel 1500, e tante altre figure di grande importanza.
Tutto questo e tanto altro che sta fra curiosità e cultura storica è l'oggetto della rievocazione storica del XV secolo (1440-1490) chiamata "LA MARGUTTA" continuando a svolgersi fino al 1700.
Costumatasi esporre sulla piazza una rozza statua famminile con elmo, lancia e scudo. Era una specie di quintana o saracino... correndosi alla quintana come allora dicevasi e ricevendo un premio chi meglio imboccava in uno dei cinque segni tracciati sulla stessa. In occassione di certe solennità, di fiere e mercati godevasi le franchigie appellate della Margutta. (da P.P. Bartolazzi-Montolmo 1887).
Il trastullo di ieri di giocare alla quintana " LA MARGUTTA" feticcio issato su un palo addosso al quale si lanciavano i cavalieri con lancia per centrarlo vincendo così un premio, è il pretesto oggi per recuperare uno spaccato di vita del XV secolo denso di fatti, avvenimenti, personaggi, forse mai conosciuti perchè solo conservati in polverose pagine di testi conservati in ermetici archivi.
La "MARGUTTA" nasce come testimonianza della storia della città di Montolmo già città di Pausula oggi Corridonia e del proprio territorio, che passando attraverso la spettacolarizzazione intelligente, ferma nel tempo il valore di azioni, di emozioni, di codici di comportamento a noi oggi del tutto estranei, ma di cui oggi siamo la cruda eredità.
La "MARGUTTA" non è certamente una "spettacolarità carnascialesca" ma è una riflessione sulla storia, un passaggio obbligato per guardare al presente affinchè il futurosia sempre a misura d'uomo.
La settimana che anticipa l'evento Margutta, è un continuo sfogliare di pagine di storia del XV secolo. Si iniza la domenica precedente la disputa della Margutta con l'elezione dei Priori secondo il cerimoniale previsto dagli statuti del 1400. Si prosegue con le serata dedicate al bando alla Contrade. L'araldo è accolto con vivacissime feste popolari dove è facile incontrare, menestrelli, cantastorie, saltimbanchi e danzatrici vicino alle taverne che restano aperte per dare la possibilità di degustare ottimi piatti e vini del posto.
Il valore della festa si dilata con la disputa di giochi popolari fra contrade, preludio essenziale per caricare agonisticamente ed emotivitamente i contradaioli.
Con l'avvicinarsi della vigilia, si celebra un momento storico fondamentale sul piano culturale storico e spettacolare. Un fastoso e sontuoso corteo, formato da circa 500 figuranti, rappresentanti le quattro contrade e il gruppo Comunale (Cernita), alla luce di torce di cera sfila per il centro storico del paese. La vigilia è tutta dedicata alla presentazione dei cavalieri giostranti. Il cerimoniale della serata offre tutta la spettacolarità della cultura delle giostre e dei tornei. In questa occasione viene presentato il Palio dipinto da prestigiosi pittori del territorio. Dopo la benedizione dello stesso e l'offerta dei ceri ci si immerge nella vigilia della gara.
Ci siamo, dopo gli appuntamenti della settimana che hanno creato le giuste atmosfere e suggestioni medioevali si giunge alla gara vera e propria, le contrade nelle primissime ore pomeridiane, ripropongono nuovamente il sontuoso corteo e si trasferiscono al campo dei giochi equestri dove sono ricevuti da quella rozza figura femminile appellata la Margutta.
Ogni cavaliere scontrandosi direttamente con l'avversario si scaglierà con la lancia contro di essa lungo un percorso ellitteo da ripetersi due volte onde riportare il miglior tempo e punteggio per conseguire così la vittoria e conquistare l'ambito Palio che ostenteranno in un corteo di ritorno alle proprie sedi.
MAGGIORI INFO: http://www.lacontesadellamargutta.it/
SCARICA IL PROGRAMMA
Post a Comment