COME UCCIDERE LA NATURA - MONTI SIBILLINI
MESSAGGIO IMPORTANTE DI THE MARCHE EXPERIENCE
Vi ringraziamo in anticipo per aver dedicato 5 minuti del vostro tempo a leggere e condividere le nostre parole.
Premessa
Non siamo escursionisti, guide alpine, trekker o chissà cosa, siamo solo amanti della Natura, delle nostre Montagne e della nostra Regione.
Salire sulla cima di una Montagna della nostra regione sicuramente non è come scalare l'Everest, ma la sensazione di libertà, di pace è indescrivibile.
I Sibillini sono una catena montuosa che vista dall'alto di una qualsiasi cima sembrano immensi e allo stesso tempo piccoli.
IMMENSI perché ci si trova in alto, senza nulla sopra a parte le nuvole e il cielo, e quando quest'ultimo è limpido si riescono a vedere il mare, i monti della Laga, il Gran Sasso e il Monte Conero; le cittadine, i nostri borghi sembrano minuscoli come se osservati da un aereo....si vede l'orrizonte da ogni lato.
PICCOLI perché così familiari; perché dopo due, tre, quattro volte che sali su cominci a conoscere le cime, cominci a conoscere i loro nomi...sono loro i punti di riferimento lassù; dopo essersi arrampicati su ognuna (o alcune) di queste "piccole" montagne le chiami per nome come fossero tue amiche.
In cima ad una montagna, in fondo ad una valle, in mezzo ad un bosco o in riva ad un torrente e lontano dalla routine quotidiana ci si rende conto di non essere a casa propria, ci si rende conto che nulla intorno a noi ci appartiene e tutto ciò che ci circonda è fuori dal nostro controllo....tutto percorre la propria strada senza badare a noi passanti.
Non si pensa più a nulla perché troppo concentrati a guardarsi intorno, ad ammirare il panorama e la natura, ad ascoltare tutti i rumori dal fruscio delle foglie al rumore del vento.
Immersi nella natura si impara a RISPETTARLA, a rispettare ciò che vive intorno a noi ma non ha sembianze umane (piante e animali):
Perché raccogliere un fiore se sta bene li dove si trova?
Perché cercare di prendere in mano una farfalla se ha voglia di volare?
Qualcuno si è mai posto queste due semplici domande?
Provate ad immaginare un secondo di essere il fiore o la farfalla.
Vi sembreranno esagerate le nostre parole, vi sembreranno forse strane, ma per favore non limitatevi a leggere questo post ed il comunicato che riporteremo sotto, perché la natura non è nostra ma è di tutti, è un bene comune che va salvaguardato per noi, per i nostri figli e per le generazioni future.
Noi amiamo la terra e lasciate che tra 10, 100, 1000 anni le persone possano godere delle stesse meraviglie che vediamo e abbiamo oggi.
Vi sembreranno esagerate le nostre parole, vi sembreranno forse strane, ma per favore non limitatevi a leggere questo post ed il comunicato che riporteremo sotto, perché la natura non è nostra ma è di tutti, è un bene comune che va salvaguardato per noi, per i nostri figli e per le generazioni future.
Noi amiamo la terra e lasciate che tra 10, 100, 1000 anni le persone possano godere delle stesse meraviglie che vediamo e abbiamo oggi.
Questo nostro pensiero è dedicato oggi ad una vipera: la vipera di Orsini (o Ursinii) il quale nome è un omaggio al naturalista Ascolano Antonio Orsini (1788-1870).
In Italia è presente in alcune aeree dell'Appenino Centrale inclusi i Sibillini, ma purtroppo a causa dell'alterazione del suo habitat naturale (sempre grazie a noi uomini) è una specie rara e considerata protetta da varie convenzioni internazionali.
Perché dedicare questo post ad una vipera?
1) perché TUTTI SAPPIANO che per l'uomo non è assolutamente pericolosa.
2) perché pochi giorni fa alcuni "escursio-terroristi" si sono dilettati nel massacro di alcuni di questi esemplari.
Vi preghiamo di diffondere il nostro pensiero per evitare che accadano altre cose di questo genere.
Uccidere la Natura equivale ad uccidere noi stessi.
Grazie."
Lo Staff di The Marche Experience
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Vi preghiamo di diffondere il nostro pensiero per evitare che accadano altre cose di questo genere.
Uccidere la Natura equivale ad uccidere noi stessi.
Grazie."
Lo Staff di The Marche Experience
I SEGUENTI DIVIETI VANNO RISPETTATI
- transitare e sostare lungo piste, sentieri e mulattiere
nonché fuori strada con mezzi motorizzati ;
- transitare con biciclette e cavalli fuori dai sentieri ;
- abbandonare rifiuti, anche organici e biodegradabili;
- gettare mozziconi di sigaretta o raccogliere o danneggiare
animali, vegetali, rocce, minerali e fossili ;
- accendere fuochi all'aperto ;
- fare campeggio libero o bivacco ;
- produrre rumori molesti (grida, schiamazzi e riproduzioni
sonore) ;
-condurre cani se non al guinzaglio. Nelle zone di alto
pregio naturale (A), è comunque vietato condurre cani ;
- avvicinarsi alle sponde del Lago oltre il limite del massimo
livello ;
- camminare sui ghiaioni ;
- abbeverare nel Lago gli animali domestici;
Normativa di riferimento: D.M. del 3/2/1990 e s.m.i.; L. n.
394/1991 e s.m.i.; D.C.S. 35/2007e s.m.i.; D.C.D. 34/2007 e s.m.i. Le versioni
complete di tali normative e delle altre disposizioni del Parco sono pubblicate
nel sito ww.sibillini.net
Sanzioni: i trasgressioni saranno puniti con la sanzione
amministrativa da € 25,00 a € 1032,00 ai sensi dell’art. 30 comma 2 della legge
6 dicembre 1991 n° 394 e dei citati DCS e DCD.
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Comunicato n. 6 Visso, 29.09.2014
Parco Nazionale dei Monti Sibillini: escursionisti uccidono tre rari esemplari di Vipera dell'Orsini
"Il 21 settembre, nei pressi del Monte Sibilla, a circa 1700 metri di quota, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sono stati ritrovati tre individui uccisi di Vipera dell'Orsini (Vipera ursinii).
Si tratta di una specie molto rara in Europa; in Italia vive esclusivamente negli ambienti montani (oltre 1350 m di quota) dei principali massicci montuosi dell'Appennino Centrale tra cui, i Monti Sibillini. E' quindi tutelata da normative italiane ed europee, tra cui la Convenzione internazionale di Washington (CITES) e la Direttiva “habitat” ed è inserita nella categoria "Vulnerable" nella recente versione della Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Pur essendo una vipera (neanche la vipera comune in realtà costituisce un serio pericolo), è innocua per l'uomo e si nutre di piccoli animali, soprattutto grilli e cavallette.Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che i tre inermi animali siano stati uccisi, a distanza di pochi metri l'uno dall'altro, nel pomeriggio di domenica 21 settembre da una coppia di escursionisti; altri escursionisti, giunti sul posto poco dopo, ha nno fotografato i resti di due delle vipere uccise, pubblicando le immagini in un social network. Il materiale è stato acquisito dal Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Corpo Forestale dello Stato di Visso che ha quindi avviato le indagini del caso.
Nel territorio del Parco, anche grazie alle recenti indagini erpetologiche che hanno portato alla redazione del quaderno scientifico-divulgativo dedicato agli Anfibi e ai Rettili dei Sibillini, la specie è stata rilevata fino ai 2300 metri di quota, ampliando il limite superiore del range altitudinale noto per l'Italia. E' comunque un evento relativamente raro poterla osservare lungo i sentieri di quota ed uno dei fattori di minaccia più gravi è, per l'appunto, l'uccisione diretta da parte dell'uomo.Purtroppo l'ignoranza alimenta ancora ingiustificate paure e inverosimili leggende metropolitane, come quella secondo la quale i parchi avrebbero liberato vipere...magari lanciandole dall'elicottero!
Questa è anche l'ulteriore prova che, purtroppo, tra i frequentatori della montagna ci sono anche persone incivili che possono mettere a rischio gli sforzi compiuti per salvare la straordinaria, ma fragile, Natura del nostro Paese.
Per vincere questa incultura, che è purtroppo causa diretta o indiretta di molti delitti ambientali, serve l'aiuto di tutti: dalla preziosa opera di sensibilizzazione svolta quasi quotidianamente da tecnici, ricercatori, guide ed educatori ambientali, alla divulgazione e condivisione di "pillole" di cultura naturalistica e di comportamenti rispettosi che può essere promossa anche da un semplice "passaparola" direttamente sui sentieri del Parco e , perché no, anche sui social network più popolari. A tal fine il Parco lancia il suo appello anche nei confronti di quelle Associazioni, principalmente il CAI, affinché il loro impegno nel promuovere attività escursionistiche avvenga, in collaborazione con il Parco, sempre di più nella consapevolezza e nel pieno rispetto di quei valori ambientali, spesso fragili, che un Parco Nazionale ha il compito di tutelare.
E' necessario però anche accettare che, laddove la sensibilizzazione e il buon senso non bastano, occorrono regole che vanno viste non come limiti ai nostri legittimi (ma non sempre innocui) divertimenti in montagna, bensì come la garanzia per le presenti e future generazione dicontinuare a godere delle meraviglie che la Natura ci regala."
http://www.sibillini.net/comunicazione/comunicati/2014/2014_09_29.pdf
LA LEGGENDA DEI CANI NEL LAGO DI PIALTO
"Il 21 settembre, nei pressi del Monte Sibilla, a circa 1700 metri di quota, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sono stati ritrovati tre individui uccisi di Vipera dell'Orsini (Vipera ursinii).
Si tratta di una specie molto rara in Europa; in Italia vive esclusivamente negli ambienti montani (oltre 1350 m di quota) dei principali massicci montuosi dell'Appennino Centrale tra cui, i Monti Sibillini. E' quindi tutelata da normative italiane ed europee, tra cui la Convenzione internazionale di Washington (CITES) e la Direttiva “habitat” ed è inserita nella categoria "Vulnerable" nella recente versione della Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Pur essendo una vipera (neanche la vipera comune in realtà costituisce un serio pericolo), è innocua per l'uomo e si nutre di piccoli animali, soprattutto grilli e cavallette.Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che i tre inermi animali siano stati uccisi, a distanza di pochi metri l'uno dall'altro, nel pomeriggio di domenica 21 settembre da una coppia di escursionisti; altri escursionisti, giunti sul posto poco dopo, ha nno fotografato i resti di due delle vipere uccise, pubblicando le immagini in un social network. Il materiale è stato acquisito dal Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Corpo Forestale dello Stato di Visso che ha quindi avviato le indagini del caso.
Nel territorio del Parco, anche grazie alle recenti indagini erpetologiche che hanno portato alla redazione del quaderno scientifico-divulgativo dedicato agli Anfibi e ai Rettili dei Sibillini, la specie è stata rilevata fino ai 2300 metri di quota, ampliando il limite superiore del range altitudinale noto per l'Italia. E' comunque un evento relativamente raro poterla osservare lungo i sentieri di quota ed uno dei fattori di minaccia più gravi è, per l'appunto, l'uccisione diretta da parte dell'uomo.Purtroppo l'ignoranza alimenta ancora ingiustificate paure e inverosimili leggende metropolitane, come quella secondo la quale i parchi avrebbero liberato vipere...magari lanciandole dall'elicottero!
Questa è anche l'ulteriore prova che, purtroppo, tra i frequentatori della montagna ci sono anche persone incivili che possono mettere a rischio gli sforzi compiuti per salvare la straordinaria, ma fragile, Natura del nostro Paese.
Per vincere questa incultura, che è purtroppo causa diretta o indiretta di molti delitti ambientali, serve l'aiuto di tutti: dalla preziosa opera di sensibilizzazione svolta quasi quotidianamente da tecnici, ricercatori, guide ed educatori ambientali, alla divulgazione e condivisione di "pillole" di cultura naturalistica e di comportamenti rispettosi che può essere promossa anche da un semplice "passaparola" direttamente sui sentieri del Parco e , perché no, anche sui social network più popolari. A tal fine il Parco lancia il suo appello anche nei confronti di quelle Associazioni, principalmente il CAI, affinché il loro impegno nel promuovere attività escursionistiche avvenga, in collaborazione con il Parco, sempre di più nella consapevolezza e nel pieno rispetto di quei valori ambientali, spesso fragili, che un Parco Nazionale ha il compito di tutelare.
E' necessario però anche accettare che, laddove la sensibilizzazione e il buon senso non bastano, occorrono regole che vanno viste non come limiti ai nostri legittimi (ma non sempre innocui) divertimenti in montagna, bensì come la garanzia per le presenti e future generazione dicontinuare a godere delle meraviglie che la Natura ci regala."
http://www.sibillini.net/comunicazione/comunicati/2014/2014_09_29.pdf
Da leggere anche:
LA LEGGENDA DEI CANI NEL LAGO DI PIALTO
http://www.cronachemaceratesi.it/2014/09/30/vademecum-sulle-vipere-tra-false-credenze-e-leggende/576613/
RispondiEliminaCome si può paragonare l'uccisione di tre vipere insieme, a cogliere un fiore o acchiappare una farfalla? A Giugno ci saranno 700 fiori/m2, per toglierli tutti ci vorrebbero 30 reggimenti. Un bambino che insegue una farfalla non ha nulla a che vedere con un cretinoide che prende a mazzate le Orsini. Non capisco perché ogni qual volta che i Sibillini entrano in ballo in una discussione, per un verso o per l'altro, si debba per forza cadere nell'estremismo più cieco....
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