IL TEATRO DEL TRIONFO - Cartoceto (PU)
Premessa
"Dedichiamo un intero post ad un piccolo Borgo Marchigiano nella speranza che tutti i lavori da eseguire vengano velocemente realizzati
Ricordiamo che 2 anni fa Cartoceto ha subito gravi danni che devono ancora essere sistemati.
Un’altra situazione in cui vincoli e labirinti
burocratici, ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale, patto di stabilità,
esiguità delle risorse, stanno impedendo l’inizio dei lavori di ricostruzione
della cinta muraria, a due anni dal primo crollo causato da intensi fenomeni alluvionali.
Da troppo tempo ormai la comunità tutta e le stesse istituzioni territoriali si sentono schiavi di una condizione che per motivazioni di diversa natura come nel capoluogo ligure hanno già portato all’evacuazione di civili abitazioni, ed impotenti dinnanzi ad un incontrollabile ammaloramento del quadro che di qui a breve potrebbe determinare l’intero crollo delle mura urbiche, provocando il cedimento del borgo medievale."
Da troppo tempo ormai la comunità tutta e le stesse istituzioni territoriali si sentono schiavi di una condizione che per motivazioni di diversa natura come nel capoluogo ligure hanno già portato all’evacuazione di civili abitazioni, ed impotenti dinnanzi ad un incontrollabile ammaloramento del quadro che di qui a breve potrebbe determinare l’intero crollo delle mura urbiche, provocando il cedimento del borgo medievale."
Lo Staff di The Marche Experience è vicino a Cartoceto
Immagini e Testo Forniti da Romina Scarlatti
TEATRO DEL TRIONFO - Cartoceto (PU)




Il teatro presenta tre ordini di palchi in legno, con al
centro quello destinato alle autorità e recante uno stemma ancora ben visibile,
tutti numerati
e tutti in legno come pure lo sono gli altri elementi dell'ampio
e profondo palcoscenico. La qualcosa fu motivo di continua preoccupazione a tal
punto che erano sempre a disposizione mastelli di acqua in caso di incendio. Il
teatro era chiamato "condominiale" perché i palchi, in numero di 37,
costruiti dalle famiglie benestanti del luogo, venivano annualmente assegnati
per sorteggio tra quanti ne facevano richiesta e questi, tramite atto notarile,
ne vendevano metà. Può ospitare circa 150 spettatori. Per un settantennio vi
furono rappresentate opere in musica e soprattutto commedie durante il
carnevale, con l’obbligo di "tenere in ordine un mastello con acqua"
contro i pericoli d’incendio.




Contemporaneo o anteriore di qualche anno dovrebbe essere il
bel sipario in cui il noto scenografo faentino Romolo Liverani ha effigiato un
suggestivo paesaggio agreste, allietato su un lato da un tempietto classico con
pronao tetrastilo corinzio abbellito da statue e sullo sfondo da una parziale
veduta di Cartoceto.
Post a Comment