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Passeggiata nella Fano ( PU ) romana e malatestiana



Fano deve sicuramente il suo nome ad un Tempio ( Fanum ) dedicato alla Dea Fortuna edificato, forse, dopo la vittoria romana contro i Cartaginesi nella famosa battaglia del Metauro ( 207 a. C. ) oppure ancor prima quando venne costruita la Via Flaminia che tuttora collega Roma all' Adriatico ( 220 a. C. ). L' elemento architettonico romano più rilevante risulta essere l' Arco di Augusto, nella fotografia. Una porta monumentale per ringraziare l' Imperatore dell' edificazione delle mura cittadine attorno al 9 d. C., composto da due piccoli ingressi laterali per i pedoni ed uno principale per il transito dei carri. Era presente anche uno splendido loggiato di sette arcate nel piano superiore, ma andò in parte distrutto nel 1463 durante una battaglia, quando il Duca Federico da Montefeltro conquistò la citta' e cacciò i Malatesta.


Di fronte all' Arco d' Augusto è situato il Pincio, zona a giardini sul retro del poderoso Bastione Nuti di epoca malatestiana. Questa signoria aggiornò il sistema difensivo cittadino aggiungendo alle mura e bastioni romani già esistenti il bastione sopra citato, una grossa rocca verso il lato nord e rafforzò la cinta muraria. Nella fotografia il monumento dedicato all' Imperatore Augusto nell' angolo dei giardini.



Di lato a Porta Maggiore, ingresso moderno alla città al termine della Via Flaminia. sorge la poderosa fortificazione del Bastione Nuti realizzato dall' architetto senese nel 1464, alla fine della dominazione malatestiana. Un massiccio torrione poligonale nel vertice occidentale ed un grosso fossato sul prospetto accentuano la caratteristica difensiva della costruzione. Lo spazio sopra le mura è stato adattato in tempi moderni a belvedere.



Panorama sul torrione poligonale che caratterizza il vertice occidentale del poderoso bastione eretto dall' architetto militare Matteo Nuti nel 1464 per la Signoria dei Malatesta con relativo fossato difensivo. Di fianco a Porta Maggiore la cinta muraria malatestiana, oggi scomparsa per far spazio all' espansione cittadina, continuava munita di torrioni e terrapieni fino a collegarsi con il vertice sud-est della città.



Prendendo verso nord la Via delle Rimembranze si seguono le vecchie mura romane fornite di diversi torrioni e si arriva ai giardini dove è stato eretto il candido Monumento ai Caduti, a sinistra nella fotografia, di fronte alla Porta della Mandria, sulla destra. Il nome è di origine medievale ed è dovuto al fatto che veniva usata per portare le mandrie al pascolo.
Porta della Mandria, nella fotografia, era una porta di servizio che, oltre il bestiame, faceva passare pure carri commerciali; a testimonianza di questo fatto si può notare il segno sulle pietre dell' arcata del continuo striscio dei mozzi metallici delle ruote dei mezzi, nello svoltare per il centro cittadino. Questa porta faceva parte, assieme ad altre, alla lunga cinta muraria lunga 1760 metri, inanellata lungo il perimetro anche da 28 torrioni.


Superata la Porta della Mandria e seguendo a sinistra Via Mura Augustee si arriva allo slargo di Porta Giulia, ingresso nord della città. Le mura romane continuano, alternate dai soliti torrioni, perpendicolari al mare e terminano sul fianco della grandiosa Rocca Malatestiana, nella fotografia. La fortezza crebbe su opere difensive romane e medioevali per opera di Sigismondo Malatesti tra il 1438 e 1452 con la progettazione dell' architetto Matteo Nuti ideale avamposto per la sorveglianza costiera e faro per la rotta del naviglio fanese, che aveva i suoi approdi proprio sotto il fortilizio.





Dopo la visita alla Rocca Malatestiana, continuando il giro in senso orario, si imbocca via Nolfi e dopo trecento metri ci si trova di fronte ai Giardini Leopardi con lo sfondo del fronte posteriore della Corte Malatestiana, adorna di quattro bifore che illuminano il salone della Pinacoteca situato al suo interno.














Dai Giardini Leopardi, girando attorno al retro del Palazzo Malatestiano con Via Montevecchio e Via G. Malatesta, si arriva all' Arco Borgia-Cybo che funge da ingresso alla Corte Malatestiana, nella fotografia. Sul lato occidentale sono le antiche Case dei Malatesti che, con il passare del tempo, vari restauri ed adattamenti sono diventati sede di un importante istituto di credito cittadino. Sul fronte orientale, in basso a sinistra vi è un elegante portico con reperti lapidei di varie epoche, mentre a destra un severa scalinata porta alla loggia superiore ed all' ingresso del Palazzo Malatestiano al cui interno sono collocati Museo Civico Pinacoteca.



                                                                           di William Tallevi


                                                                     

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