Serra San Quirico ( AN ) nave di pietra e mattoni
La particolare forma del borgo, stretta, lunga e rialzata e diversi elementi architettonici, la fanno assomigliare ad una gigantesca imbarcazione finita per chissà quale cataclisma sul fianco del Monte Murano nell' entroterra anconetano.
Serra San Quirico, dopo i primi insediamenti etruschi e romani, nasce come piazzaforte a controllo del traffico sulla direttrice Appennino- Adriatico, passando dai romani ai longobardi, fino a diventare libero comune già nel 1200.
La Piazza della Libertà , cuore del centro cittadino, con al centro la fontana cinquecentesca. Alle spalle il Palazzo Municipale del XV secolo con la torre comunale del XIII secolo, notevolmente abbassata per motivi di stabilità .
La Loggia Manin, attigua alla Piazza della Libertà , è il " ponte di comando " dell' ipotetica nave, essendo un vero proprio balcone panoramico sulla Valle dell' Esino e sulla linea dei rilievi verso nord.
Una bella scalinata porta, dalla centrale Piazza dell Libertà , alla Chiesa di S. Lucia di stile romanico edificata nel 1281. Al suo interno esistono diversi capolavori del barocco seicentesco; in primis uno splendido ciclo di dipinti di Pasqualino Rossi sulle opere e vita di S. Lucia, poi dipinti di Guido Reni e Cavalier D' Arpino. E' inoltre presente un raro organo di Giuseppe Testa del 1675 perfettamente funzionante.
Di fianco alla Chiesa di S. Lucia c' è la Cartoteca Storica Regionale delle Marche e la sede del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi. Proseguendo verso l' alto, si arriva alla trecentesca Torre del Cassero con la sottostante Casa del Capitano del Popolo. E' la parte più alta di Serra San Quirico; da qui si domina la vallata. La torre, nella nostra similitudine, rappresenta un gigantesco " fumaiolo " della nostra " nave ".
Panorama del borgo fotografato dal Parco delle Rimembranze di fronte all' ingresso principale occidentale di Via Leopardi. L' altezza degli edifici sovrapposti ridà l' idea della " fiancata " della nostra " nave ", mentre quelle finestrelle nere in basso a sinistra ( ce ne sono molte altre lungo il perimetro cittadino ) assomigliano molto a degli " oblò ".
Una delle lunghe e caratteristiche vie coperte di Serra San Quirico, le famose Copertelle. Sono dei passaggi coperti a ridosso delle mura, forse di origini longobarde, con molte finestre ad arco e feritoie e sono sovrastati da altre abitazioni. Avevano funzioni sia militari che civili; in tempo di guerra rendevano il borgo inespugnabile, mentre in tempo di pace erano sede di varie attività artigianali e di corporazioni.
Una volta superata la " prua ", rappresentata da dei graziosi e panoramici giardinetti al vertice delle mura, la Via Passeggio curva e ritorna indietro verso la " poppa ", rappresentata dalla parte alta del borgo e della serra, dove sorge la Torre del Cassero, non prima di aver attraversato un' altra serie di Copertelle.
di William Tallevi
di William Tallevi
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