Castello di Cupra Marittima ( AP ) e Torre di S. Andrea, antiche roccaforti sul mare
L' attuale cittadina di Cupra Marittima sorge in riva al mare, nei pressi della foce del Torrente S. Egidio a circa 8 chilometri da S. Benedetto del Tronto ed assieme a questa e Grottammare, in posizione centrale, fa parte della Riviera delle Palme. Ha una spiccata vocazione turistica grazie alla splendida spiaggia, alla moderna ricettività turistica ed alle attrattive storico-naturalistiche. Cupra Marittima può contare su una serie di parchi cittadini a tema: il Parco Archeologico della Cupra romana, quello Naturalistico delle colline di S. Basso, Fluviale del Torrente Menocchia, Marino nella sponda del Mare Adriatico ed Urbano a ridosso delle mura di Marano, vecchio nome di Cupra Alta. Una moderna e splendida pista ciclabile, che parte dal Museo Mondiale di Malacologia, vicino alla foce del Torrente S. Egidio, collega la città alla vicina Grottammare, poi S. Benedetto per finire alla Riserva Naturale della Sentina, alla foce del Fiume Tronto. Nella fotografia visuale del Castello dalla spiaggia di Cupra Marittima.
Sul territorio dell' attuale abitato di Cupra Marittima si possono studiare tutte le epoche storiche: dalla preistoria ( paleolitico e neolitico ), alla protostoria ( civiltà picena ), dal periodo romano ( Cupra Marittima ), all' alto Medio Evo ( S. Basso patrono del paese ), dal Medio Evo ( borgo di Marano ) al paese moderno e contemporaneo. Ogni epoca è leggibile e comprensibile grazie al non sovrapporsi delle varie testimonianze. Il locale Museo Archeologico, nella Cupra Alta, conserva reperti preistorici, della civiltà picena e poi romana. Il culto della Dea Cupra, da cui il paese trae il nome, era sviluppatissimo ed il suo tempio era meta di pellegrinaggi. L' incastellamento del paese sul sovrastante colle di Marano è dovuto al fatto di cercare rifugio dalle incursioni di varie orde barbare e saracene. Nella fotografia, scattata salendo verso il borgo medievale su Via Castello, si riesce ad ammirare la città moderna sottostante ed il litorale verso Pedaso.
Dopo la caduta dell' Impero Romano a Cupra Marittima si sono alternate frequenti ondate di incursori barbari che hanno portato morte e distruzione.
La popolazione cuprense,a seconda delle epoche e dei bisogni, ha alternato migrazioni dal mare ai colli e viceversa. Poi con le scorrerie medievali dei Saraceni e Mori dal mare, s' è visto il bisogno di fortificare il borgo spostandolo sul sovrastante colle di Marano a 112 metri sul livello del mare. Fu il condottiero Francesco Sforza, nel XV secolo, a circondare il paese alto da mura con torri quadrate e poliedriche. Nella fotografia la salita di Via del Castello, con la seconda cerchia di mura ed un robusto bastione a difesa della roccaforte.
Lo spigoloso e massiccio torrione della fotografia precedente, in epoca moderna, è diventato un arioso e panoramico belvedere sulla sottostante costa adriatica da Pedaso a nord, fino a S. Benedetto lungo tutta la Riviera delle Palme a sud. E se nel passato, da questa posizione, si scrutava con ansia l' orizzonte per vedere in tempo l' avvicinarsi del pericolo dei pirati, oggi giorno si può godere tranquillamente le bellezze marine di Cupra Marittima e dei preziosi angoli storico-naturalistici dell' entroterra. Il modo migliore per scoprire il bel territorio cuprense è la bicicletta; si ha a disposizione una fantastica pista ciclabile che corre per tutta la Riviera, passando per Grottammare, S. Benedetto e finendo alla foce del Fiume Tronto. Per l' entroterra sono a disposizione gli opuscoli con nove percorsi, un po' più impegnativi, che toccano le emergenze storiche, come il Parco Archeologico, la Torre di S. Andrea, e quelle naturalistiche. Il giardino è dedicato allo scrittore contemporaneo Giorgio Calcagno.
L' antico borgo alto si è andato pian piano spopolandosi e solo negli ultimi tempi si è cercato di rivitalizzarlo ristrutturando case ed aprendo piccole attività turistiche. La parte bassa del colle di Marano è stata terrazzata, per ottenere spazi abitativi ed ora risulta avere le case sovrapposte le une alle altre, collegate da ripidi vicoli e scalinate. La parte alta, invece, è stata protetta dal secondo giro di mura e da quello che resta del vecchio castello sforzesco. Qui il condottiero Francesco Sforza si fece costruire pure un bel palazzo. Il vertice del rilievo si collega ai terreni sovrastanti, mentre i fianchi delle vallate laterali sono state erose dai rispettivi fossi. Sull' asse principale sorge anche la chiesa di S. Maria del Castello, nella fotografia, dalla facciata rettangolare, con portale gotico, due monofore, una fascia di archetti ed un campaniletto a vela. Nei pressi è situato il Museo Archeologico del Territorio con reperti delle varie popolazioni locali che si sono succedute nel tempo.
La parte alta del castello offre diversi straordinari punti panoramici sulla sottostante Riviera delle Palme a sud e costa a nord verso Pedaso. Ridiscendendo alla base del castello si incontra un bel ristorante con terrazza sul mare poi, proseguendo verso sud, prima dell' uscita dal borgo, la piccola ma graziosa Chiesa dell' Annunziata, al cui interno è collocato un presepe permanente di arte spagnola. Fuori dall' arcata del borgo, la vallata precipita vertiginosamente verso valle, scavata dalle acque del del Fosso delle Cupe in tempi lunghissimi.
Una vola usciti dalla porta sud-est del borgo medievale, nei pressi della Chiesa dell' Annunziata, la strada scende nel Fosso delle Cupe che ha scavato la ripida vallata che precipita verso il mare. Al bivio che si incontra poco dopo, salendo si arriva al Cimitero di Cupra Marittima ed aggirando la vallata e scendendo a sinistra si può andare a trovare la prossima meta dell' uscita: la Torre di S. Andrea. L' alternativa è discendere il fosso, arrivare alla SS 16, fare un chilometro ed andare a trovare il bivio a destra che porta alla torre. Nella fotografia si può vedere la parte alta del Castello e si nota che è stretta ed allungata sul crinale, quasi a strapiombo sulla costa.
A poca distanza da quello di Cupra Alta, un' altra fortificazione è posizionata nelle vicinanze; in un' altura in posizione meridionale è situato quello che resta dell' antico Castello di S. Andrea. E' del 1200 e dominava un piccolo borgo alle sue spalle sorto un secolo prima e di cui rimangono poche tracce. Ne resta la roccaforte principale con l' alta torre d' avvistamento, ormai ruderi, ma in fase di restauro. Fa parte, assieme a diverse altre strutture simili, di una serie di fortilizi costieri sorti come funzione di avvistamento dai pericoli dal mare. Sorge a strapiombo sulla costa in posizione dominante, abbarbicato alla collina a poco più di 100 metri sul livello del mare, su quella che è una vecchia duna fossile di sabbie compattate del Pliocene. Si raggiunge con una breve salita che parte dal bivio della SS 16, poco dopo Cupra Marittima e prima di Grottammare. Oppure facendo il giro dell' alta valle del Fosso delle Cupe da Cupra Alta e girando in senso antiorario.
Il complesso dell' ex Castello di S. Andrea ha pianta rettangolare, delimitata da cortine di raccordo, che definiscono la corte interna. Dentro il perimetro murario svetta l' alto mastio, torre di comando ed avvistamento. Attorno è stato creato un bel parco belvedere, con tavoli, panchine, un percorso ad anello che fa il giro del vertice del rilievo, e che offre straordinarie vedute su mare e coste cupresi, tutto immerso nel verde di una piccola pineta. C' è pure una arena teatro per spettacoli all' aperto, ma purtroppo tutto l' insieme è in fase di restauro. Nella fotografia si può vedere il panorama della costa nord con il paese di Cupra Alta dominare quella Marittima. Fino alla metà del l' Ottocento i due castelli sopraelevati di Marano e S. Andrea erano in competizione tra loro, poi si decise di spostare il nucleo cittadino verso la costa ed ebbe inizio la storia moderna di Cupra Marittima.
di William Tallevi
di William Tallevi
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