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Percorso ad anello nella Baia di Portonovo ( AN )


Portonovo è una nota ed esclusiva meta balneare molto frequentata in estate da anconetani e forestieri, raggiungibile da un' unica strada che scende dalla SP 1 del Conero tra Ancona e Sirolo. E' un insieme di diversi ambienti createsi con il passare del tempo dopo un' antichissima frana del sovrastante Monte Conero. Nella fotografia, panorama sulla Baia di Portonovo, con la spiaggia, il Lago Grande e il bosco che la ricopre per buona parte, dalla strada che scende in ripidi tornanti.





Portonovo rientra nel territorio del Parco del Conero e la si può visitare comodamente nelle sue emergenze storiche e naturalistiche seguendo il sentiero n° 309 che ne fa' un giro ad anello. Arrivati alla Piazzetta, punto di ristoro e capolinea di bus-navetta, piegando a sinistra si arriva dopo un breve tragitto alla Baia di Portonovo con la sua bella spiaggia, costeggiando il Lago Grande, nella fotografia.
Il lago, molti anni fa, comunicava con il mare ed era accessibile dalle imbarcazioni che venivano a rifornirsi di acqua alla Fonte. Oggigiorno, invece, è frequentato da una notevole quantità di volatili acquatici.

Dopo avere visitato il Lago Grande e la spiaggia, il percorso continua in senso orario, dirigendosi verso il Fortino Napoleonico, adibito ad Hotel Ristorante, all' interno di una fitta boscaglia. Nella fotografia, alcune piazzette belvedere con la Spiaggia di Mezzavalle, il Monte dei Corvi e lo Scoglio del Trave all' orizzonte.

Prospetto dell' ingresso del Fortino Napoleonico fatto costruire dal Vice Re d' Italia Eugenio de Beauharnais nel 1808, durante una delle ultime fasi delle guerre napoleoniche. Probabilmente furono usate anche parte delle pietre dell' antico monastero che un tempo era adiacente alla Chiesa di S. Maria di Portonovo. Il fortino costituisce un esempio classico di architettura militare francese; con il trascorrere del tempo andò in rovina, ma nel 1960 fu restaurato nel pieno rispetto delle strutture originarie. Oggi è sede di un prestigioso albergo e ristorante di prima categoria.

Proseguendo il percorso lungo la costa si incontra quindi la Torre di Guardia, oggi comunemente chiamata Torre de Bosis, dal nome della famiglia che ne è proprietaria. Fu costruita nel 1716 per ordine di Papa Clemente XI, allo scopo di difendere il patrimonio boschivo e faunistico di proprietà dell' amministrazione ecclesiastica e porre quindi fine alle distruzioni perpetrate da quanti approdavano nella baia.
Tutta la Baia di Portonovo è costituita dall' accumulo di un' antica e grandiosa frana staccatasi dal Pian Grande del Monte Conero, di cui se ne riconoscono ancora le nicchie di distacco. Successivamente il mare raccordò la lingua di detriti, che si era spinta in acqua, alla linea originale della costa, finchè chiuse con cordoni sabbiosi litoranei i due piccoli stagni salmastri odierni. Il primo, già visitato, il Lago Grande ed il secondo, nella fotografia, il Lago Profondo. La fama di quest' ultimo ha alimentato molte leggende che si narrano ancora oggi ed hanno tutte la caratteristica di mettere in evidenza la pericolosità del posto.


Poco lontano dal Lago Profondo, si trova la splendida Chiesa di S. Maria di Portonovo; per visitarla bisogna prendere informazioni nella tabella all' ingresso in quanto ora è proprietà del F.A.I. La chiesa è di stile romanico ed è l' unico elemento rimasto del sito religioso costruito dai benedettini nel 1034. I monaci esercitarono una propria giurisdizione su un ampio territorio, poi frane e assalti pirateschi determinarono la decadenza. Il materiale dell' annesso convento fu' usato per la costruzione del Fortino Napoleonico. Ignoto l' autore del progetto che fuse elementi della croce greca e della basilica latina.

Prima di concludere il percorso, si può fare una visita alla Vela, un faraglione di pietra visibile in fondo alla baia ad una decina di minuti di cammino, mare grosso permettendo. Si tratta di una delle tante variazioni esistenti al Conero sull' erosione marina dei materiali pietrosi; si va' dalla Sedia del Papa di Ancona, al Trave di Mezzavalle fino alle famosissime Due Sorelle sotto il Monte Conero.






All' andata il percorso ha seguito la linea costiera in direzione sud, per il ritorno si può tornare prendendo la strada di accesso alla Chiesa di S. Maria di Portonovo, che passa dentro al bosco sotto il pendio del Monte Conero. In capo a venti minuti di cammino si ritorna al Lago Grande e quindi in Piazzetta, inizio del percorso descritto.









                                                                di William Tallevi


                                                           
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