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Loreto ( AN ) basilica fortezza


Loreto, piccolo comune della provincia di Ancona, è noto in tutto il mondo cattolico per la tradizione religiosa che dice vi si posò la Santa Casa di Maria di Nazareth con un volo di Angeli nel 1294, per salvarla dai Musulmani che avevano invaso la Palestina. Attorno alle Sante Mura vennero, nel corso degli anni, costruiti edifici religiosi sempre più grandi, sorse poi il borgo, che venne fortificato nel 1500 per volere di Papa Leone X. E seppure ipotesi storiche più plausibili abbiano cercato di spiegare l' arrivo materiale della Casa Santa a Loreto, ciò non ha impedito ai fedeli di venire a pregare in pellegrinaggio e credere nel miracoloso viaggio. Tanto è vero che tale tradizione, sulla costa adriatica, persiste tutt' oggi con l' accensione di fuochi accesi nella notte del 10 dicembre, per indicare agli Angeli la strada giusta da fare. In tempi moderni la Madonna di Loreto è stata proclamata da Papa Benedetto XV patrona degli aviatori di tutto il mondo nel 1920. A Loreto è presente anche una Caserma dell' Aviazione ed un Museo Storico Aeronautico molto interessante in Corso Boccalini. Nella fotografia un vecchio modello di Freccia Tricolore, facente parte della Pattuglia Acrobatica Italiana, parcheggiato nella rotonda, nei pressi di Via Sisto V, la principale via d' accesso alla Piazza della Madonna ed alla Basilica della Santa Casa.
Oltre all' ingresso principale da Via Sisto V e poi Piazza Giovanni XXIII, il centro storico di Loreto è accessibile da Porta Romana ad ovest e da Porta Marina da est e sono queste le vie seguite dai pellegrini e visitatori arrivati in corriera od auto. Chi volesse arrivarci per una via più tranquilla, riflessiva e naturale può salire a Loreto per la Scala Santa, una lunga scalinata con tratti anche lisci che parte da Loreto Stazione e sale tra un bel percorso immerso nel verde dei pini, con scorci panoramici. E' stata creata decenni fa per un accesso pedonale più diretto con il centro per i Treni Bianchi dell' UNITALSI ed i loro assistiti infermi. A metà strada si incontra il grande e candido arco d' accesso al Cimitero Polacco, nella fotografia, dove sono raccolte le spoglie di 1100 soldati deceduti nei combattimenti della Seconda Guerra Mondiale tra Pescara ed Ancona.
Loreto sorge su un colle a 127 metri sul livello del mare ed i suoi tre belvederi, Piazzale Squarcia, Piazza giovanni XXIII e Piazza Giovanni Paolo II, nella fotografia, mostrano tutto lo straordinario panorama marchigiano dal Monte Conero a tutta la bella costa tra Numana e Porto Recanati. Questa terza piazza è il punto d' arrivo della Scala Santa, una ripida scalinata che sale da Loreto Stazione, ombreggiata da pini ed abbellita dalle sculture in bronzo delle 15 Edicole del Rosario di Guarino Roscioli ( 1953 ). Alle spalle è situata la Porta Marina, accesso alla parte absibale della basilica fortezza della Santa Casa. Poco oltre il massiccio Torrione di Porta Marina del 1517/20 realizzato da Cristoforo Resse, su disegno di Sangallo il Giovane, difende il vertice meridionale del borgo storico. Al suo interno è situato l' interessante Museo delle armi antiche, momentaneamente chiuso per restauro.

Attorno alle Santa Casa vennero, man mano, edificati edifici religiosi sempre più grandi, fino a che, nel 1464, Papa Paolo II fece iniziare i lavori di innalzamento dell' attuale basilica, dando inizio per Loreto ad una fiorente ed intensa attività artistica. Poi Leone X le conferì titolo di castello e provvise a far erigere, su progetto di Antonio da Sangallo, una forte cinta muraria all' inizio del 1500. Sisto V, il Papa marchigiano la cui statua è posta all' ingresso del Santuario, elesse Loreto Sede Vescovile e le diede il titolo di città e per difenderla al meglio rafforzò le mura erigendo due torrioni e quattro baluardi. La città basilica era diventata una vera fortezza inespugnabile, con un corpo di guardia costituito all' occorrenza. Nella fotografia si vedono le mura, nella zona del Torrione di Porta Marina, con i camminamenti di ronda situati sopra la parte absidale della basilica.
Oltre alla cinta muraria, i bastioni ed i baluardi la Basilica della Santa Casa è difesa anche dai camminamenti di ronda; una sorprendente invenzione di ingegneria militare difensiva ideata da Baccio Pontelli e realizzata dal marchigiano Pietro Amorosi ( 1487-88 ), nella quale esigenza estetica rinascimentale e la funzionalità militare convivono mirabilmente. Da grandi finestroni, che corrono lungo tutto il perimetro della zona absidale della basilica, formata da tredici cappelle in pianta simile ad un fiore, una guardia appositamente creata, poteva controllare da lontano l' avvicinarsi del nemico e nell' eventualità di un assalto difendersi facilmente. Nella fotografia visione di un tratto dei camminamenti di ronda da una delle innumerevoli finestre d' osservazione.


I camminamenti di ronda, vecchi più di 500 anni, sono stati restaurati da pochi anni e resi visitabili. Il semicerchio spezzato e raggiante delle altissime absidi con il coronamento di questo originalissimo apparato difensivo, da l' idea di una basilica fortezza unica nel suo genere. Tutto questo fu ideato per contrastare il pericolo dei musulmani, che infestavano in quei anni le acque adriatiche. Oltre all' altezza inarrivabile, i camminamenti di ronda erano forniti di beccatelli sostenuti da mensoloni di pietra scolpita, con piombatoi e e feritoie varie sui merli; in un secondo momento fu completata la copertura ed i merli divennero finestroni, con battenti basculanti. Nella fotografia si vede l' interno di un tratto di camminamento con le finestre che si aprono in tutte le direzioni, per il controllo del territorio.

Il camminamento di ronda sopra il perimetro esterno delle cappelle absidali della Basilica della Santa Casa permette il controllo visivo di una gran porzione di territorio, 180 gradi, dal Monte Conero, alla costa adriatica, passando per la sottostante cittadina per arrivare alle colline. Ci sono pure delle scale di servizio per scendere dentro la chiesa ed il giro si completa passando negli ambienti sopra la copertura delle navate, usate per manutenzione e controlli. Nella fotografia si può vedere uno dei finestroni in cui si nota Porta Marina, la Piazza Giovanni Paolo II con il suo belvedere, da cui inizia la Scala santa che scende al Cimitero Polacco e poi a Loreto Stazione.

La basilica, la fortezza che piano piano è cresciuta attorno, il centro storico e la cittadina esterna si sono sviluppati sempre sotto gli occhi attenti dei Pontefici che si sono succeduti nel tempo. La principale norma di tutela è stata quella del divieto di costruire attorno agli edifici di culto ed al perimetro delle mura, permettendo di fare arrivare fino a noi la basilica fortezza in tutta la sua reale bellezza originaria; uno stato che la rende unica ed irripetibile. Nella fotografia le mura con i baluardi difensivi in Via Marconi, con sullo sfondo la cupola della basilica.
La struttura della pianta del centro storico di Loreto è stretta ed allungata, con la parte mediana leggermente allargata. Il lato orientale è difeso dal pendio del rilievo, dalla massiccia mole del Palazzo Apostolico, un tratto di mura e due baluardi, mentre quello occidentale ha alte mura ed un paio di baluardi. I vertici sud e nord sono difesi rispettivamente dal Torrione di Porta Marina e dal Torrione di Piazzale Squarcia, nelle fotografia. Entrambi, come i camminamenti di ronda del resto, hanno un regolare andamento circolare, per poter controllare meglio il territorio e difendersi da tutte le direzioni.




                                                                      di William Tallevi



                                                              
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