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"Sono fermo. Ma i piedi ondeggiano avanti e indietro...."

SPECIALE TERREMOTO
TERREMOTO - 30 OTTOBRE 2016 - MONTEGALLO 
Racconto e Foto di Paolo Morelli

"Sabato scorso mattina siamo partiti per Montegallo, comune terremotato situato alle pendici del monte Vettore. Abbiamo deciso in ufficio tecnico a Faenza nel giro di un'ora venerdì a mezzogiorno, guardandoci in faccia dopo una accorata telefonata di richiesta di aiuto da parte del loro sindaco Sergio Fabiani e del geometra Ventura Angelo. Rimasti con veramente poche forze a fronteggiare l'evento da 6.0 gradi del 24 agosto e colpiti nuovamente da un 5.9 il 26 ottobre. Qui al Cento Operativo Comunale, il C.O.C, struttura donata dalla regione Emilia Romagna ed inaugurata da Errani in seguito al terremoto del 24 agosto, per permettere al comune di Montegallo di continuare ad assistere i residenti ed accogliere le loro istanze sul posto, si concentra il coordinamento del dopo emergenza. Jlenia, Eleonora, Stefano e Pier erano già stati qui dal 1 al 8 ottobre e si erano fatti conoscere e volere bene, espletando un numero di pratiche immane. 
Per me è la prima volta. 
Appena arrivati ci siamo messi sotto per ricominciare tutto il lavoro da capo, come da procedura, vista la scossa del 26 ottobre che ha peggiorato lo stato di edifici già colpiti e anche quelli che prima erano rimasti intatti. Il sabato è trascorso in un baleno anche se il lavoro è proseguito fino a tardi. Stanchi ma soddisfatti abbiamo dormito come sassi in una dependance in muratura dell'albergo Vettore, situato a 100 metri dal C.O.C.

Dopo una notte tranquilla, alle 7.39 siamo usciti dall'edificio incamminandoci a piedi attraverso il boschetto che porta al centro operativo. Alle 7.40 inizia il sisma da 6.5 gradi. Il melo selvatico che ho di fronte inizia a vibrare, così come gli abeti, i carpini e tutto il bosco, con un fruscio di foglie e rami innaturale. Sono fermo. Ma i piedi ondeggiano avanti e indietro seguendo quelle vibrazioni altissime. Il melo scarica a terra buona parte dei suoi frutti. La quercia centenaria di fronte all’albergo saluta le sue foglie che cadono tutte insieme, spogliandolo in un attimo. Rimango impietrito per l’impotenza di fronte ad una tale forza scaricata sotto i miei piedi. Una sensazione incredibile. Lo scuotere delle fronde viene sovrastato dal boato della valle che convoglia il rombo sordo che rimbalza sul monte Vettore, restituendolo amplificato. La scossa potente dura circa 12 secondi per poi scemare in una ventina di secondi. Consapevole di correre pochi rischi all'aperto, ringrazio il tempismo con cui siamo usciti di casa. I nostri colleghi volontari di Cesena e Rimini erano ancora all'interno. Durante la scossa tentano di uscire ma le porte si deformano impedendo l'apertura. Fortunatamente la struttura è solida e cade solo qualche pezzetto di intonaco. Non và altrettanto bene agli altri edifici. Vedo salire fumo e polvere subito dopo la scossa, da ogni frazione visibile da quel punto. I crolli sono decine, forse centinaia. Si sentono le urla di chi cerca una risposta rassicurante fra parenti ed amici. Nessun ferito, la maggioranza dei residenti con case lesionate sono già stati sistemati al C.O.C o da parenti e amici.

Abetito, Astorara, Balzo, Balzetto, Brisignano, Casale Nuovo, Castro, Colle, Collefratta, Collicello, Colleluce, Corbara, Fluvione, Fonditore, Forca, Interprete, Migliarelli, Piano, Pristino, Propezzano, Santa Maria in Lapide, Rigo, Uscerno, hanno danni tali da dover essere evacuati, non c'è praticamente nulla di sicuro.
Iniziamo subito a renderci operativi, le nostre colleghe in ufficio a gestire e coordinare gli interventi mentre noi ci preoccupiamo di mettere in sicurezza il territorio, con i pochi mezzi a disposizione. Assieme alla pattuglia di volontari della Polizia municipale di Rimini composta da 4 bravissimi operatori ed agli altri due tecnici del comune di Cesena cerchiamo di fare il possibile per limitare e/o prevenire ulteriori rischi per la popolazione.
Siamo solo noi e due operai del comune di Montegallo, Angelo e Sergio. Questa volta non si vedono squadre della Protezione Civile come per il 24 agosto. Non ci sono mezzi per lavorare sulle macerie. Completamente soli. Solo mercoledì arriva una squadra di Vigili del Fuoco composta da 6 operatori, su 1500 impegnati sulle zone terremotate. Qui non ci sono telecamere.
Leggiamo negli occhi del sindaco, dei pochi dipendenti accampati nel container e degli anziani e dei giovani che hanno la casa, le radici, i ricordi qui, in questi meravigliosi luoghi, la disperazione, la rassegnazione e la consapevolezza che ricostruire sarà impresa veramente ardua.
Cerchiamo di portare un po di sollievo e conforto, l'ambiente in ufficio è sereno e si lavora col sorriso.
I pochi residenti rimasti, una manciata di coraggiose persone, sentono il nostro impegno totale e ci trattano come meglio possono preparando pranzo e cena senza nemmeno una cucina da campo.
Ci sono grate per quello che stiamo facendo e per noi è la miglior spinta per andare avanti a testa bassa.
Ringrazio Antonio, Carla, Costantino e Lina, i super operatori della Polizia Municipale di Rimini che preparatissimi hanno lavorato anche con le mani affiancandoci ogni volta che ce ne era necessità. Ringrazio Paolo e Morris, i tecnici di Cesena che hanno condiviso con Jlenia ed Eleonora tutte le difficoltà di gestione dell’emergenza.
Ringrazio Stefano, persona di un altruismo fuori dal comune e disposta a mettersi in gioco anche in ambienti lavorativi fuori dai suoi compiti ed estremi, senza mai risparmiarsi.
Ringrazio Jlenia ed Eleonora, i due motori principali che hanno alleviato per quanto possibile le pene dei 597 residenti, mantenendo calma e sangue freddo e coordinando in maniera impeccabile la gestione dell’emergenza, pur avendo solo una settimana di esperienza in questo campo.
Ringrazio il personale del comune di Montegallo per l'accoglienza e la gentilezza con la quale ci hanno ospitato.
Siamo tornati venerdì sera a casa nel tepore del calore famigliare.
I terremotati rimarranno qui in attesa, senza nessuna certezza per il futuro."



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