Fano ( PU ) trekking urbano invernale
Il nostro percorso cittadino, nell' antica Fanum Fortunae romana, può iniziare al Largo di Porta Maggiore dove la Via Consolare Flaminia, aperta nel 222 a. C., volge a nord verso Rimini. Di fronte a noi, a destra, si nota l' imponente Porta Maggiore risalente all' ampliamento malatestiano della città , mentre a sinistra si innalzano i resti, adattati a giardini-belvedere, del Bastione del Nuti realizzato a partire al 1464.
Oltre si nota il candido Arco di Augusto.
Superata Porta Maggiore, si può notare, a sinistra, la scalinata che porta al belvedere sul rimaneggiato Bastione del Nuti. Tutto l' insieme dei giardini è denominato Pincio ed è molto frequentato dai fanesi ed usato per diverse manifestazioni tradizionali, prima tra tutte il Carnevale di Fano.
Superato il Pincio, ci troviamo di fronte all' Arco di Augusto, simbolo di Fano e della sua romanità . In realtà non si tratta di un arco onorario, ma la porta principale della romana Colonia Julia Fanestris, seconda denominazione cittadina. Molto probabilmente, la cittadina fanese costruì questa porta in modo tanto imponente per testimoniare la propria gratitudine verso l' Imperatore Augusto, che la fece cingere di mura. Era presente un grande attico colonnato sulla sua sommità , ma fu semidistrutto dalle artiglierie di Federico da Montefeltro nello storico assedio dei 1463.
Superato l' Arco di Augusto sulla via omonima, si arriva ben presto alla Piazza Clemente VIII dove sorge la Basilica Cattedrale di Fano. Le sue origini, sotto il titolo di S. Maria Maggiore sono anteriori al X secolo, mentre l' attuale costruzione, dedicata all' Assunta, risale al 1140. L' edificio si presenta con una facciata tipicamente romanica costruito in laterizi e pietra arenaria. Il portale è semplice ed elegante con tarsie marmoree a ravvivare i pilastrini e le arcate. La cornice scolpita dell' occhio superiore denuncia, purtroppo, la scomparsa del rosone originario. L' interno è a tre navate con basse volte a crociera e massicci pilastri.
Dopo altri cento metri, Via Arco d' Augusto va ad intersecare Corso Matteotti, la principale via del passeggio fanese; svoltando a destra si raggiunge la centrale Piazza XX Settembre. Al centro della fotografia si nota la Fontana della Fortuna dall' ampio bacino e nella coppa rialzata la copia, l' originale si trova nel Museo Civico, del bronzetto della Dea Fortuna scolpita nel 1593 dall' urbinate Ambrosi, diventato in seguito simbolo cittadino. Dietro svetta la Torre Civica a fianco del Palazzo del Podestà .
Ritornando sui propri passi in Via Arco d' Augusto, si continua dritti in direzione mare fino ad arrivare a Piazza Avveduti, dove si trova lo storico cinema-teatro Politeama. Girando a sinistra in Via Nolfi, si prende la direzione nord e dopo trecento metri, in Piazzale Malatesta, ci si trova di fronte alla Rocca Malatestiana del XV secolo. Sorse, probabilmente, sopra opere di difesa romane e medioevali ad opera di Sigismondo Malatesti a partire al 1438 con la supervisione dell' architetto Matteo Nuti. Con il passare del tempo ha assunto diverse utilizzazioni quali, carcere, deposito comunale fino al completo restauro odierno. La Rocca oggigiorno viene usata per mostre d' arte e manifestazioni varie.
Lasciata la Rocca Malatestiana con Via della Fortezza, ci si dirige in discesa verso il porto canale di Fano, costeggiando Via Nazario Sauro in direzione mare. Tra le spiagge di levante e ponente si interpone un porto artificiale, costruito allo sbocco del Canale Albani, una deviazione del Fiume Metauro. Il porto, che ha origini romane, è protetto da due moli e diviso in tre rami; darsena di pesca, cantieristica e da diporto.
Arrivati di fronte al faro le possibilità sono tre: continuando a destra si possono visitare darsene e molo, proseguendo oltre si arriva alla Spiaggia di Levante o Sassonia, chiamata così per via dei detriti trasportati dal Fiume Metauro, mentre piegando verso nord, con un piccolo ponte, si arriva alla Spiaggia di Ponente o Lido.
E' una spiaggia sabbiosa perchè formata solo da materiale più fine che riesce a superare la barriera del porto. Oggigiorno un nuovo ponte, più grande e moderno in stile " Calatrava " ha affiancato quello vecchio.
Il Lido è la spiaggia storica di Fano; pur non essendo molto grande, essendo chiuso tra porto canale e foce del Torrente Arzilla, ha il suo fascino. Nella stagione estiva è preso d' assalto da turisti e locali per via delle sue attrattive balneari, negozi alla moda e locali di classe. Anche l' arredo urbano, negli ultimi tempi, ha concorso ad impreziosire ed abbellire tutta la zona. Nella fotografia, si vede il " Totem " dello scultore Lorenzo Sguanci, diventato ben presto un simbolo cittadino, innalzarsi tra lampioni moderni ed alberi, nel curvone di Viale Cairoli.
di William Tallevi
di William Tallevi
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