Il Sentiero Frassati delle Marche ( 2 di 2 ): da Genga Aguzza a Fonte Avellana ( PU )
Il Sentiero Frassati delle Marche attraversa per lunghezza tutto il versante orientale del massiccio del Monte Catria, il gruppo di monti più alto della provincia pesarese, toccando i tre edifici religiosi più importanti della zona: S. Geronzio di Cagli, Madonna dell' Acquanera di Frontone e Fonte Avellana di Serra Sant' Abbondio. E' stato dedicato al Beato Pier Giorgio Frassati, giovane religioso dell' inizio del secolo scorso, amante della montagna e socio CAI. Proprio quest' associazione, alla sua morte, dedicò sentieri vari sparsi in diverse regioni della penisola. Nella fotografia, scattata nella frazione Montevecchio di Serra Sant' Abbondio, si può vedere la catena montuosa del Catria quasi per intero ed intuire il sentiero che tocca quasi tutti i suoi monti.
La partenza è da S. Geronzio di Cagli, piccola chiesa appena fuori dal centro storico edificata nel VII secolo per ricordare il martirio del Vescovo Geronzio, poi Protettore cittadino. Il sentiero parte da dietro la chiesa, sale i versanti del Monte Bambino, arriva al Campifobio e poi scende nella conca di Pradel de la Pozza. Quindi si risale i versanti dell' appuntito Monte Morcia, lo si aggira per arrivare alla Conca di Valpiana. Quindi si scende nella Valle del Mandrale, sotto il Monte Acuto e si arriva alla Genga Aguzza. E' questa una delle diverse emergenze rocciose del Catria che s' innalza in direzione della vallata, offrendo una straordinaria visione panoramica, come si vede dalla fotografia scattata dalla sua vetta.
Il Sentiero Frassati è lungo una ventina di chilometri con diversi dislivelli e ci vogliono circa 10/12 ore per percorrerlo; per questo motivo è possibile percorrerlo a tappe. E' fornito di tabelle esplicative, ben segnalato sul percorso e ha una sua cartina specifica reperibile all' Ufficio Turistico di Cagli. La colorazione dei segnali, a differenza di quelli del CAI bianco e rossi, è bianco e viola. Questo, oltre ad essere un percorso meditativo-religioso, collegando tre importanti edifici di culto, permette la conoscenza degli ambienti montani del Catria, della flora e della fauna e di grandi visioni panoramiche. Aggirata la Genga Aguzza si scende verso Monte Schioppettino, la cui vetta è rappresentata nella fotografia, che rappresenta un bivio; a destra si continua per la Moccicchiosa e Fonte Avellana mentre a sinistra si scende alla Madonna dell' Acquanera.
Da Monte Schioppettino un piccolo sentiero, variante del Sentiero Frassati principale, scende alla Chiesa della Madonna dell' Acquanera. Dall' alto la si può vedere tranquillamente adagiata in una verde conca, con un' ampio panorama verso valle e Frontone. Ha perso la sua funzione religiosa e viene utilizzata come rifugio. Le prime notizie sulla sua storia sono del 1106, quando l' Eremo di S. Maria dell' Acquanera venne ceduta dal Vescovo di Cagli ai monaci di Fonte Avellana. Questa annessione durerà , tra alterne vicende, fino al 1808 quando ritornò sotto la Curia di Cagli. La forma è semplice e lineare con un portale d' ingresso in stile romanico. L' interno è a navata unica; un arco a tutto sesto accoglie l' altare dove è collocata una bella statua policroma della Vergine con il Bambino di Ottaviano Dolci da Urbania del 1518. In una parete sono rappresentati gli stemmi delle famiglie Della Rovere e Della Porta in affresco. L' edificio venne restaurato nella seconda metà del 1800 da alcuni eremiti che ci si ritirarono in raccoglimento e preghiera. E' raggiungibile da una strada bianca non lontano da Frontone, sulla strada per Valpiana ed il Monte Acuto, che vi sale a tornanti. In località Pescare esiste un guado che porta ad un sentiero-scorciatoia per la Madonna dell' Acquanera adibito a Via Crucis.
Risaliti al Monte Schioppettino si passa in un tratto molto bello e selvaggio del percorso sotto la zona della Genga Aguzza e si scende verso il Fosso del Torrente Cinisco, principale affluente del Fiume Cesano, nei pressi delle Balze della Porta. In questa zona è collocata la Bidonvia del Monte acuto, qui rappresentata nella fotografia. che permette l' accesso alle piste da sci ed alla vetta del monte, senza fare un lungo ed impegnativo percorso automobilistico.
Dalla rocciosa e bellissima Bocca della Porta, il Sentiero Frassati prende faticosamente quota verso un' altra sporgenza rocciosa ben visibile da lontano; Rocca Baiarda. Questa zona è una delle diverse Aree Floristiche protette del Monte Catria. Scendendo verso valle s' incontra il sentiero n° 69 che da Fonte Avellana, nella fotografia, passa al Pluviometro ed arriva in vetta alla croce del Monte Catria. E' detta Via della Meditazione perchè usata in passato dai monaci avellaniti per escursioni di riflessione e preghiera.
Il sentiero scende di quota velocemente ed arriva al Passo della Forchetta, un piccolo valico tra il Monte Catria ed il dirimpettaio Monte Val Canale sulla strada che sale da Frontone e scollina per Fonte Avellana. Questo grosso complesso monastico si è formato nel corso dei secoli; furono degli eremiti di Gubbio, che pochi anni prima del Mille, che costruirono un piccolo eremo alle pendici del Catria, tra boschi di noccioli ( avellani ). L' arrivo di S. Pier Damiani nel 1035 fece crescere l' Eremo in spiritualità e ricchezza culturale. Con il suo priorato Fonte Avellana divenne uno dei centri monastici più importanti del centro Italia. Sul finire del XII secolo venne costruita l' attuale chiesa con volta ogivale dedicata alla S. Croce, sull' antica chiesetta iniziale divenuta quindi cripta. Verso il 1318 fu ospite all' eremo Dante Alighieri fuggiasco dalla sua Firenze, da lui ricordato nel XXI canto del Paradiso. Nel 1325 l' Eremo fu trasformato in monastero ed il priorato divenne abbazia. Dal XV secolo iniziò una fase di decadenza con l' incorporazione alla congregazione camaldolese. Dopo le confische napoleoniche e sabaude Fonte Avellana è tornata luogo di preghiera e studio grazie ad una nuova comunità di monaci benedettini camaldolesi. I luoghi più interessanti dell' intero complesso risultano essere l' antico scriptorium del XI secolo e la cripta del X, il luogo più mistico di tutto il complesso.
Fonte Avellana richiama un vasto giro di visite sia turistiche che religiose. I turisti sono attratti dalla bellezza del posto e dalle varie possibilità di camminate ed escursioni grazie ai vari sentieri che hanno qui la partenza. Oltre al Sentiero Frassati sono interessanti il già citato sentiero n° 69 della Via della Meditazione ed il n° 77, detto dei Carbonai a ricordo del loro antico utilizzo. Molte persone invece visitano Fonte Avellana per le sue bellezze storiche ed artistiche e molte per avvicinarsi al fascino religioso che vi si respira con periodi di ritiri e preghiere. Tra le tante attrattive della zona, poco prima dell' ingresso al cortile dell' Eremo, è situato un vasto giardino botanico in cui, in un bel sentiero tabellato, vengono spiegate le emergenze floristiche ed arboree della zona del Catria.
Frontone, nella fotografia con alle sue spalle l' acuta vetta del Monte Morcia, è fuori dal percorso del Sentiero Frassati, ma è consigliato lo stesso per una visita. Oltre al fatto che poco oltre il Castello, prendendo la strada per Valpiana e Monte Acuto si arriva alla variante della Madonna dell' Acquanera, Frontone è una località unica come borgo-castello, ricca di storia arte, accoglienza turistica e gastronomica, oltre come luogo panoramico sull' intera catena montuosa del Catria.
di William Tallevi
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