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Mondavio ( PU ) e la sua possente Rocca Roveresca

Mondavio è un elegante ed antico borgo dell' entroterra pesarese che sorge su un rilievo a 280 metri di altezza tra le vallate dei fiumi Metauro e Cesano, a circa 15 chilometri dall' Adriatico. E' cinto completamente da mura e difeso da una possente rocca, risultando identico a se stesso nel suo passato glorioso, dominando il territorio come allora. Nella fotografia, il panorama del borgo è ripreso dalla SP 93 che scende nella Val Cesano.




Incerte sono le origini del primo nucleo di Mondavio; una di queste dice che dopo la distruzione della città romana di Suasa da parte del re dei Goti Alarico, i sopravissuti trovarono rifugio sulle colline circostanti dando origine a diversi centri collinari, tra cui Mondavio. Un' altra interpretazione invece vuole che Mondavio ebbe origine quando alcune famiglie si insediarono attorno al convento che San Francesco vi aveva costruito. Incerto è anche la derivazione del nome Mondavio; per alcuni da " Monte di Avio ", signore locale del 1300, mentre per altri esso proviene dal latino " Mons Avium " o Monte degli Uccelli di sapore francescano, per questo motivo c' è una colomba nello stemma comunale. Il nucleo storico è stretto ed allungato in direzione orientale e un po' allargato in quella meridionale. Sono presenti tre porte d' ingresso: S. Rocco, S. Pietro e S. Francesco, nella fotografia, che è parte integrante della Rocca Roveresca.
Prima di far parte della Pentapoli Ravennate, Mondavio subì devastazioni da Longobardi e Bulgari. In seguito si creò il Vicariato di Mondavio, grazie alla presenza di famiglie nobili e facoltose. In seguito Mondavio passò sotto le dipendenze di parecchie importanti famiglie. prima gli Ubaldini, poi i Malatesta di Rimini e quindi i Della Rovere. A Mondavio nacque Francesco Maria I Della Rovere, che fu adottato dallo zio Guidobaldo da Montefeltro e diventò, nel 1508, Duca di Urbino e capostipite della dinastia dei Della Rovere. Con il passare del tempo, l' antico castello venne rafforzato ed assunse l' attuale aspetto. Una massiccia Rocca Roveresca venne costruita all' apice settentrionale del borgo: nella fotografia si vede il massiccio torrione a più lati.
Estinti i Della Rovere nel 1631, il Vicariato di Mondavio tornò alle dipendenze della Santa Sede e vi restò fino all' annessione al Regno d' Italia nel 1860. Un' elegante rampa curvilinea da accesso alla Porta S. Francesco, principale ingresso al centro storico e componente della Rocca Roveresca. Questa fu costruita tra il 1482 ed il 1492 circa dal celebre architetto senese Francesco di Giorgio Martini, responsabile del sistema difensivo del Ducato di Urbino dei Montefeltro e poi Della Rovere. E' considerata unanimemente un capolavoro dell' architettura militare rinascimentale. L' insieme della rocca è imponente e suggestiva, con il suo poderoso mastio poligonale a dieci facce irregolari e scarpate, un torrione semicilindrico collegato con un torricino di rinforzo laterale, su un profondo fossato. Tutto l' insieme è un' arma da guerra formidabile e ben conservata, visto che non ha mai sparato o ricevuto un colpo di bombarda.


Superata la porta d' ingresso, che lateralmente da accesso alla Rocca Roveresca si accede all' ampia Piazza Della Rovere, dove si ha una sua ampia panoramica. La Rocca ospita il Museo di Rievocazione Storica e l' Armeria, con una fornita esposizione di armi antiche, soprattutto di periodo roveresco. Nel grande fossato che circonda la Rocca sono state ricostruite diverse macchine da guerra come catapulte e torri mobili, fedelmente ricostruite sulla base di antichi disegni di Francesco di Giorgio Martini.



Con pochi passi, da Piazza della Rovere si arriva a Piazza Matteotti, centro cittadino, dove prospettano l' elegante facciata del Municipio e l' attigua Chiesa di San Francesco del XIII secolo, che la tradizione vuole eretta in seguito ad una sosta del Santo di Assisi. Il Palazzo del Comune conserva nella sala consigliare affreschi raffiguranti alcuni stemmi di comuni limitrofi in precedenza facenti parte del Vicariato di Mondavio ed una pregevole Madonna con Bambino di Carlo da Camerino. La Chiesa di San Francesco fa una facciata semplice e slanciata e conserva all'interno pregevoli opere scultoree, pittoriche e decorazioni dovute alle mani di validi artisti marchigiani ed umbri.
Nell' angolo tra il Palazzo del Comune e la Chiesa di San Francesco si apre un bel e ampio chiostro risalente ai primi decenni del secolo XVI, appartenente al convento dei frati minori conventuali, oggi adibito a sala convegni, mostre e cerimonie varie. In alcuni ambienti dell' ex convento di San Francesco è collocato il Museo Civico, con un' importante raccolta di tele, libri, stampe e reperti ceramici.





Altro importante edificio religioso all' interno del centro storico di Mondavio è la Collegiata dei SS Pietro e Paterniano, qui rappresentata nella parte absidale nei pressi delle mura in Viale della Vittoria. La sua prima costruzione risale al 1444, anno in cui furono riunite le omonime parrocchie, la seconda risale al 1563 eseguita dall' architetto Bartolomeo Genga. Nel 1741 la chiesa fu elevata al gradi di Insigne Collegiata e, per l' occasione, fu ingrandita incorporando l' adiacente torrione come abside ed aggiungendo le cappelle laterali.


Una visita a Mondavio non si può concludere senza un giro sulle mura. Dal lato meridionale queste si affacciano sui bei giardini di Viale della Vittoria, mentre da quello settentrionale la visuale panoramica è più ampia e si va dal mare, alle splendide colline circostanti, tra cui spicca il bel paese di Orciano.









                                                                       di William Tallevi


                                                                

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