Da Pieia ( PU ) a Fondarca fino alla vetta di M. Nerone ( 2 di 2 )
Dopo aver visitato il suggestivo Fondarca, straordinaria dolina con il soffitto sfondato e due ingressi rocciosi, si può continuare l' uscita salendo verso la vetta del Monte Nerone. Sempre da Pieia parte il sentiero n° 21, bello ma impegnativo, che sale dentro il magnifico anfiteatro naturale della Montagnola, seconda vetta del gruppo montuoso, oppure si può scegliere una soluzione più tranquilla. Con il sentiero n° 20 si sale direttamente alla vetta del Nerone. In alternativa si può scegliere una carrareccia con un percorso più lungo, ma tranquillo, passando con molti tornanti sotto emergenze rocciose come il Sasso della Rocca, a sinistra della fotografia e la Rocca Bianca dietro.
Dal versante opposto della valle del fosso del Breccione, emerge regale l' obelisco roccioso del Sasso del Re. La carrareccia, salendo dal basso delle sue pendici in numerosi tornanti lo presenta sotto molti punti di vista.
Acquistando quota ed avvicinandosi alla vetta del Nerone, anche la Montagnola prende forma e si presenta con la sua impressionante mole e la cima spruzzata di neve. Si riesce anche a distinguere la lunga carrareccia a tornanti fatta fino a questo momento.
Voltandosi a guardare dietro la strada fatta si può ammirare lo straordinario e tormentato panorama delle rocciose vette minori e dei monti all' orizzonte.
Se si è saliti seguendo il sentiero n° 20 ( sentiero Italia ) si arriva alla sella tra il monte del Pantano, a destra della fotografia, e la Montagnola ancora più a destra e non visibile, sulla strada che unisce le cime del gruppo montuoso. Scegliendo la carrareccia il percorso è più lungo e si sbocca oltre il Nerone, sulla provinciale che sale dalla frazione Pian di Trebbio.
Tra tante bellezze il Monte Nerone, purtroppo, ne annovera pure una negativa...le grandi antenne TV sulla sua vetta!...un duro pegno da pagare per seguire il corso tecnologico del tempo moderno! Il sentiero Italia ne scala la vetta per poi discenderne il versante occidentale in direzione Pian di Trebbio, tagliando tutti i tornanti della provinciale. Sul versante opposto è situata una piccola, ma funzionale stazione sciistica, servita dal rifugio Corsini. In periodi di abbondante innevamento è interessante anche il percorso dal rifugio la Cupa, proprio sotto la vetta del Nerone, alla sinistra della fotografia, al Monte del Pantano fino alla Montagnola da fare con gli sci da fondo o ciaspole.
Una piccola chiesetta è posizionata poco prima del bosco nel versante occidentale che sale alla vetta del Monte Nerone. Nei periodi estivi i prati circostanti e gli altri presenti sul Monte del Pantano e la Montagnola sono presi d' assalto dai turisti in cerca si svago e sport e dalle famiglie per pic nic vari.
Il monte Nerone non è altissimo, 1525 metri, ma regala lo stesso grandi panorami come questo che si apre nella sella con il Monte del Pantano, sulla destra della fotografia, verso la valle del Fiume Candigliano e buona parte della provincia pesarese.
Sulla via del ritorno, o scegliendo il sentiero o la provinciale e poi la carrareccia, si ammira il panorama dei monti che si elevano verso il meridione: il Monte Acuto, il Catria ed il Cucco sotto le nuvole.
di William Tallevi
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