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Montefalcone Appennino ( FM ), panoramico borgo montano

Montefalcone Appennino è un bel borgo dell' entroterra fermano arroccato sul versante sud del Monte Falcone. E' situato su una rupe di arenaria fossilifera a 758 metri d' altezza, a strapiombo sulla valle del fiume Aso. La sua straordinaria posizione e il suo inconfondibile profilo lo rendono visibile fin da lontano in molte direzioni e dalle terrazze del centro storico si godono meravigliosi panorami sulle colline e sui monti circostanti. Per questo Montefalcone Appennino può essere considerato uno dei più affascinanti balconi panoramici montani delle Marche.


Oltre agli spaziosi panorami, la felice posizione di Montefalcone Appennino ha regalato al piccolo borgo un territorio ambientale ricco dal punto di vista geologico e naturalistico, con molte varietà vegetali e animali. II paese è circondato da rupi rocciose e fitti boschi ed un reticolo di sentieri porta alla scoperta degli angoli più suggestivi e ai siti di interesse storico. 
Per questi motivi il territorio di Montefalcone è ben frequentato da turisti ed escursionisti in cerca di relax e contatto diretto con la natura.
La struttura del borgo è stretta ed allungata sul bordo della rupe di arenaria, che precipita a valle con un salto di oltre 200 metri, con l' antica motivazione di sicurezza e controllo del territorio. Sull' abitato svettano i due campanili delle chiese cittadine e la torre dell' ex castello, appena fuori dal centro storico.
Montefalcone Appennino era abitato sin dal periodo romano e lo testimoniano i reperti in materiale laterizio e piccoli oggetti di culto pagani ritrovati nella frazione Colle Luccio. Le prime testimonianze storiche scritte risalgono oltre il Mille quando il borgo risulta sotto la giurisdizione dei monaci farfensi. A questi si deve l' importante sviluppo cittadino con un fortilizio difensivo, scuole, istituzioni e opere varie, fin ad arrivare a lasciare diventare libero comune nel 1214. Ma come tutti gli altri comuni marchigiani anche Montefalcone Appennino non ebbe vita facile, perchè venne coinvolta tra le contese tra i potenti vicini, quali Fermo e Ascoli. Montefalcone Appennino, terra di confine, si trovò spesso sotto diverse giurisdizioni politiche e religiose fino ai giorno ai nostri. Tre sono gli edifici di culto più importanti: S. Maria delle Scalelle del XV secolo, S. Pietro in Penne e S. Michele Arcangelo, con il suo svettante campanile sul bordo della rupe.
Arrivando a Montefalcone Appennino o dalla vallata dell' Aso o dalle provinciali da S. Vittoria in Matenano e Smerillo, si è accolti dallo slargo prospiciente alla Chiesa di S. Pietro in Penne. Aggirando l' edificio verso est si entra nel centro storico per il corso principale, mentre salendo gli scalini dei giardinetti si sale in una spaziosa terrazza belvedere.





Il panorama che vi ci si gode e straordinario; è possibile vedere l' intera catena dei Monti Sibillini, il Monte dell' Ascensione, i Monti della Laga fino al lontano Gran Sasso. Guardando verso la vallata si gode del panorama del borgo arroccato sui bordi della rupe, con il campanile della Chiesa di S. Michele Arcangelo a fungere da faro. Le strapiombanti pareti in arenaria sono state usate pure per il roccioso Giardino Tronelli, a cui si accede con scale intagliate nella roccia. L' amena residenza di Montefalcone Appennino fu felice dimora per una intensa fase creativa del pittore Osvaldo Licini, che qui soggiornò tra il 1922-24.
La cinta difensiva delle mura è completata, in direzione nord, dall' ex castello di cui ora è rimasto integro quasi solo l' alta torre del mastio. Salendo in vetta, con una serie notevole di rampe di gradini,, si riesce a godere il panorama migliore su valle, monti in lontananza e rocciosa rupe di Monte Falcone.
Salendo oltre il castello, sul ripido orlo boscoso della rupe, è possibile arrivare all' altro versante del Monte Falcone e cioè a Smerillo e alla valle del Tenna. Continuando verso nord si può salire alla piccola ed antica Chiesa di S. Maria delle Scalelle del XV secolo, mentre, deviando verso ovest si attraversa un traforo scavato nella roccia nel 1833 e che fa accedere alla valle dell' Aso.





Tornando indietro a visitare il piccolo borgo fermano ci si accorge che tutte le abitazioni private, pubbliche e religiose sono in pietra e gran parte di esse sono state costruite con il materiale prelevato dal castello e dalle mura. Le vie sono un paio e parallele; alcuni vicoli ed alcune scalinate collegano i vari livelli stradali Si passa davanti alla facciata della Chiesa di S. Pietro in Penne, poi è la volta di un cortile con u una deliziosa loggetta cinquecentesca. Il palazzo signorile più rappresentativo è quello della famiglia Felici, dove all' interno sono collocati i più importanti musei del borgo. Il corso principale termina di fronte alla Chiesa di S. Michele Arcangelo.






All' interno di Palazzo Felici sono collocati il Museo dei Fossili e di Storia Naturale " Neldo Bruni ", che presenta la collezione di fossili del Pliocene più completa delle Marche, mentre per quanto riguarda quella dei minerali è tra le più ricche d' Italia. E' inoltre presente il Centro di Educazione Ambientale con varie dotazioni ed attrezzature per un' offerta didattica completa su minerali, fossili, insetti e piante. Per finire il palazzo offre un emozionante polittico di Pietro Alemanno raffigurante la Madonna con il Bambino e Santi del 1475/80.









L' intero Monte Falcone, grazie alla sua straordinaria qualità e diversità bionaturale, è un' Area Floristica protetta. Sono presenti diverse zone fossilifere e tartufaie ed un reticolo di sentieri:della Pineta, del punto trigonometrico, del castagno, della cresta, dei muretti, del sorbo, di S. Francesco e medievale. Con quest' ultimo è possibile fare un giro ad anello della rupe e del paese, passando per il traforo nella roccia e poi sotto la rupe. La risalita avviene attraverso un' antica strada lastricata che collegava il contado al castello. Il momento migliore per visitare Montefalcone Appennino è quando viene presentata Sapori d' autunno, una manifestazione che fa vestire a festa il paese per offrire i suoi preziosi tesori ai numerosi turisti accorsi.


                                                                       di William Tallevi


                                                                    

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