A Serrapetrona ( MC ) nella terra della famosa Vernaccia nera
Serrapetrona è un piccolo paese dell' entroterra maceratese di neanche 1.000 abitanti e sorge sulle colline, a 490 metri d' altezza, sulla riva destra del torrente Cesolone. Il paese è quasi equidistante dalle vallate dei fiumi Potenza e Chienti, dalle città di S. Severino Marche e Caldarola e dista circa 30 chilometri dal capoluogo Macerata. Il centro storico di Serrapetrona sorge su un piccolo rilievo, contornato da numerose colline, quasi incastrato dai monti Letegge e d' Aria che la sovrastano non da lontano. Molte sono le bellezze artistiche, storiche e naturalistiche di un borgo che vive a contatto con la natura ed è tutto da scoprire.
Come molti altri antichi borghi marchigiani anche Serrapetrona sorge in una posizione ben difesa dall' alta posizione e da una munita rocca medievale. Ma la sua storia parte da molto più lontano; vari reperti della zona attestano una frequentazione neolitica e poi paleolitica. Le origini storiche però sono del XI secolo quando Serrapetrona risulta essere un castello alle dipendenze dell' Abbazia di Farfa. In un documento, redatto nel 1270, l' antico castello viene denominato Serra Filiorum Petroni e passa sotto l' influenza della vicina e potente Camerino, seguendone le tormentate vicende storiche. Solo nei primi anni dell' Ottocento Serrapetrona riuscirà ad emanciparsi.
Due sono le ipotesi del nome Serrapetrona: la prima indica " chiusura " o " montagna che chiude una vallata ", mentre per la seconda la difesa della vallata era compito di un feudatario di nome Petrone. Se la rocca e le mura difendevano gli abitanti, la difesa delle loro anime era demandata a diverse chiese presenti nel borgo. Quella più antica e più rinomata è la Chiesa di S. Francesco con annesso convento, che sorge bene in vista sull' alto dell' abitato. La tradizione vuole che l' edificio attuale fu costruito in sostituzione di un convento edificato sul luogo di sosta di S. Francesco, quando questo non fu più sicuro.
La denominazione Chiesa di S. Francesco fu attribuita solo a fine del 400; la comunità francescana crebbe all' interno del convento dentro il Castello di Serrapetrona dando lustro all' ordine e accrescendo il loro luogo di culto con mirabili opere artistiche. La più notevole di queste è sicuramente lo splendido polittico di Lorenzo D' Alessandro del XV secolo; notevole pure un affresco di scuola giottesco-riminese del XIV secolo. Nel retro della chiesa è ordinato il Museo degli Ori e degli Argenti. La parte alta del borgo discende verso il basso con due sinuose vie in pendenza, che convergono verso la centrale Piazza S. Maria. Alcuni vicoli collegano le vie acciottolate e le belle abitazioni in mattoni a vista.
Il collegamento più immediato e caratteristico delle due vie è la Galleria del Caburro; si tratta di un vicolo ad angolo retto realizzato sotto alcuni antichi edifici, grazie a delle robuste arcate di pietra. Un esercizio commerciale usufruisce degli spazi creatisi, mentre nella facciata principale del bel palazzo c' è l' entrata per il Museo di Arte Sacra Contemporanea e quello della Pinacoteca Nazionale. Di fianco a questa sorgono l' abside ed il campanile di S. Maria delle Grazie. Bastano pochi passi verso il basso per arrivare al centro del vecchio borgo di Serrapetrona; Piazza S. Maria.
La piazza prende il nome dall' omonima chiesa
che si erge nell' angolo alto del centro cittadino di Serrapetrona, dominandola con la sua sobria eleganza. Ha origini duecentesche, a navata unica con copertura a capanna, con all' interno pregevoli affreschi di Lorenzo D' Alessandro.
Il piccolo centro del maceratese ha fama internazionale per essere il luogo di produzione della Vernaccia di Serrapetrona DOCG . Già dal medio evo i versanti delle colline attorno al borgo producevano questo pregiato spumante rosso, grazie alla passione dei viticoltori locali. In tempi moderni s' aggiunto il recente Serrapetrona DOC, vino fermo prodotto sempre con il vitigno Vernaccia nera.
Nella bella Piazza S. Maria, centro di Serrapetrona, si affacciano diversi bei palazzi, oltre alla chiesa omonima e alla rocca che domina dall' alto l' abitato. In questo slargo avvengono gli eventi principali; i due più importanti sono ovviamente dedicati alla Vernaccia nera, regina della produzione enogastronomica locale. In estate si svolge da oltre cinquant' anni la tradizionale Sagra della Vernaccia, solitamente la settimana prima del ferragosto, mentre nella seconda e terza domenica di novembre c' è Appassimenti Aperti. In quest' occasione vengono svelati al visitatore i segreti che rendono unico questo straordinario spumante rosso, portandolo a visitare le cantine di produzione. In locali predisposti vengono fatti " appassire " metà delle uve prima di essere messe in produzione con le altre, rendendo pregevole il prodotto finale.
L' antico castrum dei tempi antichi di Serrapetrona si è pian piano trasformato in rocca medievale, adattandosi alle varie esigenze difensive dei vari periodi. Una lunga cinta di mura e porte fortificate lo collegavano alla città ; oggigiorno ne rimangono alcuni tratti in Via del Castello. Nella fotografia si può notare la robusta torre di guardia, dove è collocato il Museo dell' Uomo e la prima porta d' ingresso al castello. Questo è ben conservato per una buona metà , ma non è visitabile perchè è una residenza privata.
La parte più recente di Serrapetrona s' è sviluppata verso valle; una visita da non perdere è a Palazzo Claudi, dell' omonima fondazione, dove vengono ospitate esposizioni d' arte temporanee ed è presente una ricca raccolta di reperti paleontologici rinvenuta nel 2006.
Il borgo castello di Serrapetrona controllava e difendeva una bella zona di territorio, comprese le frazioni Castel S. Venanzio, Villa d' Aria, Borgiano e Caccamo. Le ultime due sono nella vallata del fiume Chienti a ridosso dello sbarramento e dell' invaso artificiale, che è diventata una bella zona di verde e località turistica. Le prime due frazioni, invece, sono inserite tra i monti che sovrastano Serrapetrona e possono offrire un' accoglienza tranquilla e riservata. Tutto il territorio comunale di Serrapetrona è inserito in uno straordinario scenario paesaggistico e naturale; numerose sono le attività e le possibilità per andare alla loro scoperta.
di William Tallevi
La piazza prende il nome dall' omonima chiesa
che si erge nell' angolo alto del centro cittadino di Serrapetrona, dominandola con la sua sobria eleganza. Ha origini duecentesche, a navata unica con copertura a capanna, con all' interno pregevoli affreschi di Lorenzo D' Alessandro.
Il piccolo centro del maceratese ha fama internazionale per essere il luogo di produzione della Vernaccia di Serrapetrona DOCG . Già dal medio evo i versanti delle colline attorno al borgo producevano questo pregiato spumante rosso, grazie alla passione dei viticoltori locali. In tempi moderni s' aggiunto il recente Serrapetrona DOC, vino fermo prodotto sempre con il vitigno Vernaccia nera.
Nella bella Piazza S. Maria, centro di Serrapetrona, si affacciano diversi bei palazzi, oltre alla chiesa omonima e alla rocca che domina dall' alto l' abitato. In questo slargo avvengono gli eventi principali; i due più importanti sono ovviamente dedicati alla Vernaccia nera, regina della produzione enogastronomica locale. In estate si svolge da oltre cinquant' anni la tradizionale Sagra della Vernaccia, solitamente la settimana prima del ferragosto, mentre nella seconda e terza domenica di novembre c' è Appassimenti Aperti. In quest' occasione vengono svelati al visitatore i segreti che rendono unico questo straordinario spumante rosso, portandolo a visitare le cantine di produzione. In locali predisposti vengono fatti " appassire " metà delle uve prima di essere messe in produzione con le altre, rendendo pregevole il prodotto finale.
L' antico castrum dei tempi antichi di Serrapetrona si è pian piano trasformato in rocca medievale, adattandosi alle varie esigenze difensive dei vari periodi. Una lunga cinta di mura e porte fortificate lo collegavano alla città ; oggigiorno ne rimangono alcuni tratti in Via del Castello. Nella fotografia si può notare la robusta torre di guardia, dove è collocato il Museo dell' Uomo e la prima porta d' ingresso al castello. Questo è ben conservato per una buona metà , ma non è visitabile perchè è una residenza privata.
La parte più recente di Serrapetrona s' è sviluppata verso valle; una visita da non perdere è a Palazzo Claudi, dell' omonima fondazione, dove vengono ospitate esposizioni d' arte temporanee ed è presente una ricca raccolta di reperti paleontologici rinvenuta nel 2006.
Il borgo castello di Serrapetrona controllava e difendeva una bella zona di territorio, comprese le frazioni Castel S. Venanzio, Villa d' Aria, Borgiano e Caccamo. Le ultime due sono nella vallata del fiume Chienti a ridosso dello sbarramento e dell' invaso artificiale, che è diventata una bella zona di verde e località turistica. Le prime due frazioni, invece, sono inserite tra i monti che sovrastano Serrapetrona e possono offrire un' accoglienza tranquilla e riservata. Tutto il territorio comunale di Serrapetrona è inserito in uno straordinario scenario paesaggistico e naturale; numerose sono le attività e le possibilità per andare alla loro scoperta.
di William Tallevi
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