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Trekking urbano nel centro storico di Ancona ( 1 di 2 )



Ancona è il capoluogo della provincia omonima e della regione Marche. E' posizionata al centro della linea costiera, protetta a sud dai rilievi e dalla costa alta del Parco del Conero e protesa verso nord con il suo famoso porto. Le sue origini sono preistoriche, si sviluppa in epoca picena e fu colonizzata nel IV secolo a. C. dai Dori Siracusani, da cui riceve il nome di Ankon ( gomito ). Dopo essere entrata nell' orbita di Roma ebbe grandi benefici nei commerci con l' Oriente con l' ingrandimento del porto sotto l' Imperatore Traiano. Dopo essere stata distrutta dai Saraceni nell' 839 si organizzò in libero Comune e resistette a molti assedi, compreso quello di Federico Barbarossa nel 1167. La città dorica è composta da una parte antica e monumentale ed una più moderna formatasi dopo il XVIII secolo. Una visita ad Ancona può iniziare alla Mole Vanvitelliana, qui rappresentata nella fotografia ripresa da una terrazza panoramica sulla collina della Cittadella.
La Mole Vanvitelliana o Lazzaretto era destinata ad ospitare i malati e le merci in quarantena, prima di essere fatti entrare in città. E' un suggestivo edificio pentagonale che emerge isolato al centro del porto antico. Progettato dall' architetto Luigi Vanvitelli per Papa Clemente XII. Al centro dell' edificio è presente il candido Tempietto di S. Rocco, dove si celebrava la messa per i malati presenti. L' edificio ha avuto diverse funzioni negli anni; ora è sede di importanti mostre e manifestazioni. E' inoltre la sede del Museo Tattile Omero, unico nel genere, che permette anche ai non vedenti un approccio alle riproduzioni delle grandi opere d' arte del passato. Il Lazzaretto sorge sotto la collina della Cittadella, un' antica e gigantesca roccaforte rinascimentale ormai abbandonata, che difendeva la città dai pericoli provenienti dal settentrione. Ora è possibile godere dei suoi grandi spazi trasformati in giardini, con camminamenti per attività ginniche e strutture di relax. Poco lontano dalla Mole Vanvitelliana s' innalza isolata la maestosa mole di Porta Pia del XVIII secolo dell' architetto Filippo Marchionni. Fu fatta costruire dagli anconetani per avere un ingresso degno della grande città che era diventata in quei tempi Ancona.
Dopo l' ingresso ufficiale di Porta Pia, una lunga passeggiata tra giardini e porto fa arrivare in Piazza della Repubblica. Questo slargo rappresenta l' inizio dell' Ancona monumentale e l' incontro con l' ingresso al porto. Da qui partono le due vie parallele che sono l' asse viario anconetano moderno; Corso Garibaldi e Corso Stamira. Due grandi edifici fanno da sentinella, a destra la grossa mole della Chiesa del SS. Sacramento e a sinistra la candida ed elegante facciata del Teatro delle Muse. Questo è sempre stato il cuore della vita culturale, tra opere, concerti e danze. Ha subito molti rifacimenti e molti lavori di ristrutturazioni dopo i danni patiti dall' ultimo conflitto mondiale. La struttura è in stile neoclassico dovuta all' opera dell' architetto Ghiselli, che la realizzò nel 1827. La facciata è caratterizzata da un porticato d' ingresso con sopra sei belle colonne ioniche. Nel timpano sono presenti Apollo e le Muse, da cui deriva il nome del teatro.
Di fronte al bellissimo e rappresentativo ingresso del Teatro delle Muse è collocata la grossa mole della Chiesa del SS. Sacramento. Si erge nelle sue forme semplici, ma eleganti, a cavallo delle due arterie moderne cittadine, luoghi di passeggio e shopping. Fu costruita nel 1538 e rimaneggiata nelle attuali forme nel XVIII secolo. E' di forme classiche con influenze vanvitelliane. Molto scenografico il campanile con la sua cuspide a chiocciola. L' interno è a croce latina ed ha un' unica navata con un' ampia cupola. Il bel portale cinquecentesco è ancora visibile sotto una grossa arcata.
Prima di andare a visitare la più bella e rappresentativa piazza anconetana, Piazza Plebiscito, conviene prendere Via della Loggia, sulla sinistra del Teatro delle Muse, per andare ad ammirare la piccola, ma deliziosa, Santa Maria della Piazza. Questa, nonostante la facciata non terminata, è sicuramente uno dei gioielli architettonici della città dorica. L' attuale chiesa è stata costruita su edifici religiosi di epoche precedenti e terminata nel XIII secolo. La facciata,rivestita di marmo, è divisa in tre settori, dove sono presenti più ordini di loggette cieche. Molto bello ed armonico il portale ed i fianchi dell' edificio decorati da lesene. L' interno è a tre navate e presenta la particolarità che gli antichi e preziosi mosaici paleocristiani sono visibili, pur protetti da grandi pavimenti a vetrate. Poco prima è presente la Loggia dei Mercanti, un importante palazzo con una bellissima facciata, dove anticamente erano effettuati commerci.

Ritornati in Piazza della Repubblica, con Via Gramsci si entra nella lunga e scenografica Piazza Plebiscito. Qui sono presenti molti importanti edifici pubblici e religiosi, molti negozi, locali, bar e ristoranti; questo risulta essere " il salotto buono " di Ancona ed è uno spazio che si presta bene ad incontri e manifestazioni. Nella parte alta della piazza sono presenti una bella fontana curvilinea, una doppia scalinata con al centro il monumento a Papa Clemente XII e la splendida facciata della Chiesa di San Domenico. La statua è stata eretta nel 1738 come segno di riconoscimento per il pontefice che aveva concesso il porto franco ad Ancona, mentre la facciata della chiesta risulta incompleta a causa dell' occupazione delle truppe napoleoniche, che la trasformarono in una caserma. L' edificio fu eretto dall' architetto Marchionni nella seconda metà del 700 e prese il posto di tre chiese preesistenti. La sua alta posizione è dominante e molto rappresentativa. L' interno è a navata unica e, tra le varie opere,sono presenti una Crocifissione di Tiziano ed una Annunciazione di Guercino.
A metà Piazza Plebiscito o comunemente chiamata del Papa dagli anconetani, sorge il Palazzo del Governo. Questo fu ridisegnato e realizzato su strutture precedenti dal famoso architetto Francesco di Giorgio Martini, molto attivo con costruzione di palazzi e fortezze per il Ducato di Urbino. Al centro della piazza si erge massiccio e nobile la Torre Civica del 1581 con in vetta un bell' orologio.











Attualmente nel Palazzo del Governo vi ha sede la Prefettura. L' edificio ha subito molti danneggiamenti; gli ultimi a causa del terremoto e dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Un' attenta ristrutturazione ha riportato il complesso all' antico splendore. Molto bello ed armonioso si presenta, sulla sinistra dell' edificio, l' Arco Amoroso in perfette linee rinascimentali. Tra questo e l' arco in lontananza s' apre il bel cortile interno porticato del palazzo. Superati entrambe le arcate si prosegue in direzione di un nuovo maestoso edificio di culto; San Francesco alle Scale.








Come la Chiesa di San Domenico anche questa di San Francesco risulta costruita nel punto più elevato della piazza e vi si accede da una lunga scalinata, da cui prende il nome. Lo slargo cittadino risulta minore rispetto alla sontuosa Piazza Plebiscito, ma questo fa risultare San Francesco molto slanciato verso il cielo. Anche qui la facciata è incompiuta; risulta imponente e bellissimo il portale a più livelli in stile gotico-veneziano di Giorgio Orsini del 1454. La chiesa viene anche chiamata S. Maria Maggiore, risulta edificata nel 1323 e rimaneggiata nel XVIII secolo. Duramente provata dal disastroso terremoto del 1972 è stata in seguito restaurata in modo pregevole. All' interno, tra le tante opere presenti, ci sono notevoli opere di Lorenzo Lotto.


                                                                         di William Tallevi


                                                                    

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