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Trekking urbano nel centro storico di Ancona ( 2 di 2 )

Due sono le direttive cittadine, con diverse denominazioni viarie, su cui sono situati i maggiori edifici storici anconetani ed entrambe prospettano sul porto. Questo perchè è dalle varie attività portuali che era arrivato il benessere ed il progresso cittadino. La direttiva a mare, con la Loggia dei Mercanti, la Chiesa di S. Maria della Piazza ed altri edifici è quella protetta da mura e porte fortificate, mentre quella parallela più in alto si presenta in posizione più panoramica e sicura. Dopo Piazza S. Francesco con l' omonima chiesa denominata alle Scale, continuando il nostro percorso verso est si arriva a Piazza Stracca. Qui si confrontano il Palazzo degli Anziani con la vanvitelliana Chiesa del Gesù. Anche questa, per dominare la scena, è posta sopra una doppia rampa di scale, ha una facciata curvilinea ed un alto pronao. Il grande architetto Vanvitelli, nel 1743, ne curò il prospetto ed il restauro dell' interno, dove sono presenti importanti opere pittoriche e scultoree.
Di fronte alla Chiesa del Gesù è presente il Palazzo degli Anziani; il nome deriva dal tempo in cui Ancona era libero Comune e la città era governata da sei anziani, eletti dal popolo. Questo palazzo fu fatto costruire nel 1270 a Margaritone d' Arezzo ed era la loro sede rappresentativa. Questo fu incendiato e fatto ricostruire con l' attuale facciata nel 1647, il portone è del 1571, mentre le finestre sono ogivali. Il palazzo si presenta con due fronti molti differenti l' uno dall' altro. Essendo aggrappato alla collina la facciata a monte ha solo due piani, con pannelli scolpiti con scene dalla Bibbia, mentre dal lato a mare si presenta con un prospetto maestoso e solenne. Esso si sviluppa in sette piani, con un basamento fatto a grani arcate ogivali in candida pietra del Conero e sopra si sviluppano quattro serie di finestre in stile romanico La sua nobile presenza sovrasta e controlla la zona portuale.


Lasciata Piazza Stracca, con poche centinaia di metri si arriva ad un altro importante slargo cittadino; Piazza del Senato. Diversi sono gli importanti edifici civili e religiosi che vi si prospettano; la fiancata di Palazzo Ferretti, l' attigua Chiesa SS. Pellegrino e Teresa, detta degli Scalzi, il Palazzo Arcivescovile e il nobile Palazzo del Senato, rappresentato nella fotografia. Quest' edificio, ristrutturato più volte, era probabilmente la più antica sede del Comune di Ancona. Fu fatto costruire nel 1200 e la facciata, seppure moderna, ne mantiene l' spetto originario con le cornici che lo contornano e le numerose finestre a bifore.
Sul fianco orientale del Palazzo del Senato è presente il Palazzo Arcivescovile.La sua storia architettonica è varia e parte da lontano; infatti era una struttura romana che venne poi modificata nell' Alto Medio Evo. L' aspetto attuale è ispirato agli stili in voga nel '700. Prima di essere una sede di istituto religioso, fu sede dei Consoli, dal 1100, ed in seguito sede del Podestà cittadino. Continuando il giro della piazza si arriva alla Chiesa SS. Pellegrino e Teresa. Questa fu eretta nel XVIII secolo dai Carmelitani ed ha la particolarità di avere una singolare cupola rivestita di rame, visibile da gran parte della città. L' interno presenta una pianta circolare; le opere più rappresentative al suo interno sono un crocifisso del XIII secolo ed una tela di S. Teresa attribuita al pittore Solimena nella cantoria, sopra l' entrata. Queste due opere danno il nome alla chiesa stessa.
Concludendo il giro della Piazza del Senato si arriva alla fiancata e, retrocedendo di un po', alla maestosa facciata di Palazzo Ferretti. Questa fu la dimora di una ricca e potente famiglia storica di Ancona. Si tratta di un sontuoso palazzo cinquecentesco in sobrio stile manierista disegnato da Antonio da Sangallo il Giovane con molti affreschi di Pellegrino Tibaldi. Questo palazzo è uno dei più belli e affascinanti delle Marche e, nelle sue trenta sale, ospita le quattro sezioni in cui è composto il Museo Archeologico delle Marche. La sequenza storica presenta la Sezione Preistorica nel mezzanino, quella picena al terzo piano, la piceno- celtica al primo piano e quella romana ed ellenistica al primo. Nel museo sono presenti i vari reperti provenienti da tutte le provincie che aiutano a capire lo svolgimento storico delle vicende delle Marche. Si tratta di ritrovamenti fatti nelle campagne di scavo degli ultimi cent' anni, i più antichi risalenti ad oltre trecentomila anni fa. La recente risistemazione delle sezioni è stata arricchita con un ampio apparato didattico - illustrativo.
La Piazza del Senato rimane poco sotto il rilievo del Colle Guasco dove svetta la candida e rosata mole della Cattedrale di S. Ciriaco, simbolo della città di Ancona. La sua presenza svetta fin da lontano e domina la città, il porto ed il mare. E' sicuramente una delle chiese più belle, rappresentative, riconoscibili delle Marche e tra le più frequentate. Arrivando di fronte alla sua facciata si passa sotto un alto campanile trecentesco, in origine un' antica fortificazione militare. Un ampio spazio balconato prospetta sul sottostante porto, posto ideale per ammirare la città e le varie attività portuali. La facciata della chiesa sembra allungarsi verso il porto e la città con il suo protiro romanico - gotico, con arco a pieno sesto, sorretto da quattro colonne, due delle quali poggianti su due leoni in marmo rosso. L' edificio ha una lunga storia alle spalle che parte dal IV secolo a. C.; anticamente era un tempio ellenistico in stile dorico, fu poi basilica paleocristiana a tre navate e solo dopo la distruzione da parte dei Saraceni e la successiva ricostruzione assunse, nel XII - XIII, l' attuale aspetto.S. Ciriaco ha un impianto a croce greca, sormontato da una cupola dodecagonale rivestita in rame. Attraverso le vetrate del pavimento sono visibili i resti dei due templi precedenti. Le opere d' arte più importanti sono presenti nella Cappella della Madonna ed in quella del Crocifisso, mentre quelle più antiche sono nella Cripta delle Lacrime e dei Protettori.
Il Colle Guasco e i suoi edifici religiosi e storici sono protetti dalle fortificazioni del sovrastante Colle Cardeto, ora trasformato in straordinario parco cittadino. Questo rilievo, insieme al vicino Colle dei Cappuccini, ha avuto in passato, fin dai tempi antichissimi molti insediamenti umani, poi edifici religiosi e poi militari, fino ad arrivare ai fari in tempi recenti. La zona verde dei due colli occupa un' estensione di oltre 35 ettari tra città e falesia strapiombante sull' Adriatico, rappresentando, insieme al Parco della Cittadella, uno dei grossi pomoni verdi di Ancona. Per arrivarci e godere uno straordinario panorama su città, porto e mare, si scende sotto S. Ciriaco passando a fianco degli scavi dell' Anfiteatro romano, salendo poi le scalinate tra il verde ed i percorsi del parco.
Da S. Ciriaco si gode una bella visuale sul porto sottostante con le sue frenetiche attività e si riescono a scorgere due belle emergenze architettoniche degli archi di Traiano e Clementino, inseriti nelle mura poste a difesa del porto. Per arrivarci, senza seguire la lunga strada a tornanti in discesa verso il porto, basta prendere la scorciatoia delle scalinate che scendono verso il basso tagliando la collina. Si passa di fianco ad un' antica abitazione detta Casa del boja, in quanto abitata anticamente dall' addetto alle pene capitali cittadine, tenuto moralmente a distanza con una casa appena fuori dalla città, ma a portata di chiamata nel caso di bisogno. Arrivati al porto si seguono i grossi muraglioni fortificati e ben presto si raggiunge l' elegante sagoma dell' Arco di Traiano. L' opera è attribuita ad Apollodoro di Damasco eretta verso il 115 d. C., come segno di gratitudine verso l' Imperatore che aveva ingrandito il porto dorico dotandolo di un robusto molo protettivo. L' arco è in candido marmo con un solo fornice, abbellito con colonne corinzie. La bella scalinata della fotografia porta ad una panoramica passeggiata su un tratto dei muraglioni fortificati.
Non lontano dall' Arco di Traiano è posto l' Arco Clementino; questo è più piccolo e meno antico del precedente. Infatti è del 1738 e fu eretto da Luigi Vanvitelli in onore di Papa Clemente XII, con il chiaro intento di continuare stilisticamente la linea di coerenza tra i due monumenti. Continuando la passeggiata portuale si arriva al Basamento della lanterna, andata distrutta durante l' assedio del 1860. Oltre un lungo molo porta alla Lanterna rossa, moderno faro segnalatore per l' ingresso al porto di Ancona, molto frequentato per i suoi ariosi panorami marini. Quello descritto è un percorso alla conoscenza dei monumento storici più antichi della città di Ancona. Volendo visitare la parte più moderna sviluppatasi verso l' interno bisogna incamminarsi lungo tutta la banchina portuale fino a Piazza della Repubblica. Qui con i corsi paralleli Garibaldi e Stamira si sale verso la piazza omonima, poi Piazza Cavour per arrivare al lungo ed alberato Viale della Vittoria. Il suo termine naturale e' la zona del Passetto con lo spettacolare Monumento ai Caduti e le scenografiche scalinate che degradano verso il mare.


                                                                           di William Tallevi


                                                                   



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