Lapedona ( FM ), suggestivo borgo castello tra mare e colline
Lapedona è uno dei numerosi castelli del fermano che attorniano e difendono il capoluogo, fin dal passato. La sua caratteristica principale è che, assieme ai vicini Altidona e Campofilone, è un munito borgho fortificato a difesa degli attacchi dal mare e dal vicino confine con il piceno ascolano. E' costruito su un rilievo di 263 metri di altezza, tra due piccole e strette vallate che corrono parallele verso il mare Adriatico, da cui dista appena 5 chilometri. Lapedona è un antico borgo pieno di storia e monumenti, ben mantenuto e collocato in un suggestivo contesto agricolo, tra ondulate colline, piccoli boschi e verdi vallate.
Come molti altri borghi marchigiani, anche Lapedona si è mantenuta integra nella sua cerchia muraria antica ed è solo attorniata da agglomerati urbani più recenti. Arrivando in paese dalla provinciale dal mare, si è accolti da possenti mura difensive, un ' erta rampa d' accesso e da una maestosa Porta Marina. Questa si apre in direzione sud est, con una bella visuale sulle non lontane spiagge fermane. ed è l' unico accesso carrabile al centro storico. Ha un aspetto trecentesco con un arco gotico a sesto acuto, munita di beccatelli e merli ghibellini. L' origine di Porta Marina risale al XIV secolo, ma è stata rimaneggiata nei secoli scorsi, fino ad assumere l' attuale aspetto monumentale.
Mentre la parte nord del paese è boscata e dirupata verso la valle del torrente Molinetto, la parte sud è ancora delimitata da un' integra cinta muraria risalente al XIV secolo. Questa, in seguito, venne rinforzata con la scarpatura adeguata alle nuove armi da fuoco. La seconda ed ultima antica entrata al centro storico era questa Porta da Sole; si tratta di un ingresso pedonale a doppia rampa che immette al loggiato del Palazzo Comunale ed alla centrale Piazza Leopardi. Il borgo castello di Lapedona incominciò a prendere forma nel XIII secolo, quando gli insediamenti vari sparsi nel territorio si unificarono sull' altura più alta della zona. Qui era presente una torre di avvistamento che, nel tempo, divenne il maestoso campanile della Collegiata di S. Lorenzo, singolarmente rimasto isolato dal resto dell' edificio. Ma la storia del territorio di Lapedona porta tracce della presenza picena prima e della colonizzazione romana poi. Nel medio evo avviene l' insediamento dell' autorità benedettina in tutto l' agro fermano, con lo sviluppo di vari centri, attività agricole, artigianali, bonifica del territorio ed un progresso generale delle varie attività ed arti.
Dopo essere passata per diverse volte di mano tra enti ecclesiastici e privati fermani, Lapedona passa definitivamente sotto la giurisdizione di Fermo. Diventa uno dei molteplici castelli del circondario fermano, seppure con una limitata autonomia amministrativa. Lo sviluppo del territorio attorno al borgo castello avviene tra il Quattrocento ed il Cinquecento con la diffusione della mezzadria. Nascono diverse case coloniche sparse di contadini, mentre nel centro storico risiedono gli artigiani, i commercianti ed i professionisti. L' attività agricola rimarrà la principale risorsa economica, fino verso il 1950.
Con la gradinata della Porta da Sole si arriva al grande porticato del Palazzo Comunale.
Il centro storico di Lapedona è stretto ed allungato, con tre vie parallele e diversi vicoli di collegamento. Tre sono le piazze presenti e tra queste Piazza Leopardi si può considerare il cuore del borgo. Qui sono concentrati gli edifici più belli e rappresentativi di Lapedona: oltre alla Porta da Sole c' è il Palazzo Comunale, la Chiesa di S. Nicolò, la candida fontana e la maestosa zona absidale della Chiesa Parrocchiale, dedicata ai Santi Giacomo e Quirico. Il Palazzo Comunale risale al XVI secolo, è a forma di parallelepipedo addossato alle mura, con uno splendido porticato ad arcate ogivali asimmetriche. Sotto di esso è collocato un pregevole cippo funerario romano con bassorilievi ed iscrizioni; al suo interno è attualmente posizionato il Municipio. Di fronte è collocata la Chiesa di S. Nicolò dalle forme barocche semplici ed eleganti. Al suo interno sono presenti cinque pregevoli altari in legno, un soffitto ligneo damascato ed una pala d' altare di Simone de Magistris. La fontana, di fronte all' ingresso, è stata collocata nel 1900 per l' inaugurazione dell' acquedotto, che portò l' acqua corrente nel centro storico.
Per andare a visitare la maestosa Chiesa Parrocchiale SS. Giacomo e Quirico bisogna girare attorno alla sua parte absidale, che prospetta su Piazza Leopardi. Questa risale al XIV secolo, ma è stata completamente rifatta nel XIX secolo e rimaneggiata in seguito. Sia la facciata che l' interno presentano uno stile sobrio e svettante, candido e luminoso. Sono presenti pregiate opere pittoriche attribuite a Pietro Alemanno e la statua lignea di S. Quirico, Patrono di Lapedona, portato in solenne processione agli inizi di luglio.
La terza ed ultima chiesa presente nel centro storico di Lapedona è dedicata a S. Lorenzo ed è collocata al suo vertice orientale. E' di linee semplici ed essenziali e fu costruita negli ultimi anni del XVIII secolo. Tra le varie opere artistiche presenti sono da notare due pregevoli altari barocchi in legno dorato ed un crocefisso ligneo di un ignoto maestro marchigiano del XVI secolo. E presente un notevole organo Callido risalente al 1700; è stato restaurato da poco e recuperato per le attività concertistiche. Il campanile di S. Lorenzo risulta staccato dal corpo di fabbrica, in quanto innalzato a metà Settecento, su un baluardo dell' antico castello. Per vederlo nella sua maestosa imponenza bisogna prendere un caratteristico vicolo nei pressi della piazzetta della chiesa, che conduce alla grande Piazza Concordia. Attorno al centro storico di Lapedona sono presenti altre antiche e notevoli chiese romaniche come S. Pietro, S. Quirico, S. Maria degli Angeli e Madonna Manù.
Grazie alla sua elevata posizione, Lapedona ha splendidi affacci panoramici in ogni versante. Questo proposto nella fotografia riguarda la non lontana Fermo, oltre le valli del Molinetto ed Ete Vivo. E' possibile ammirarla da una terrazza panoramica, a fianco di Piazza Concordia. Il versante settentrionale è stato terrazzato ed adibito a giardino pubblico, con attrezzature per la sosta e giochi dei più piccoli. Continuando la passeggiata, tra verdi alberi e colorati fiori, seguendo le mura si ritorna alla centrale Piazza Leopardi.
Piazza Europa è un piccolo slargo a metà strada tra la monumentale Piazza Leopardi e la raccolta Piazza S. Lorenzo. Ha la caratteristica di avere un bell' affaccio meridionale sulla vallata e sul crinale dirimpetto di Altidona, borgo quasi gemello poco distante ed è arredata in modo semplice ed elegante. A fianco una bella scalinata omonima scende sulla provinciale sottostante, con numerose rampe e piazzole, tra il verde dei cespugli ed i colori ed i profumi dei fiori. Lapedona è un piccolo borgo gioiello da scoprire con calma, angolo per angolo, o viverlo attraverso la passione delle feste tradizionali, che si alternano nel corso dell' anno. Oltre la tradizionale Festa in onore di S. Quirico Martire, con solenne processione, le più caratteristiche sono Musica in collina e quelle enogastronomiche dedicate agli gnocchi ed al vin cotto.
di William Talllevi
Dopo essere passata per diverse volte di mano tra enti ecclesiastici e privati fermani, Lapedona passa definitivamente sotto la giurisdizione di Fermo. Diventa uno dei molteplici castelli del circondario fermano, seppure con una limitata autonomia amministrativa. Lo sviluppo del territorio attorno al borgo castello avviene tra il Quattrocento ed il Cinquecento con la diffusione della mezzadria. Nascono diverse case coloniche sparse di contadini, mentre nel centro storico risiedono gli artigiani, i commercianti ed i professionisti. L' attività agricola rimarrà la principale risorsa economica, fino verso il 1950.
Con la gradinata della Porta da Sole si arriva al grande porticato del Palazzo Comunale.
Il centro storico di Lapedona è stretto ed allungato, con tre vie parallele e diversi vicoli di collegamento. Tre sono le piazze presenti e tra queste Piazza Leopardi si può considerare il cuore del borgo. Qui sono concentrati gli edifici più belli e rappresentativi di Lapedona: oltre alla Porta da Sole c' è il Palazzo Comunale, la Chiesa di S. Nicolò, la candida fontana e la maestosa zona absidale della Chiesa Parrocchiale, dedicata ai Santi Giacomo e Quirico. Il Palazzo Comunale risale al XVI secolo, è a forma di parallelepipedo addossato alle mura, con uno splendido porticato ad arcate ogivali asimmetriche. Sotto di esso è collocato un pregevole cippo funerario romano con bassorilievi ed iscrizioni; al suo interno è attualmente posizionato il Municipio. Di fronte è collocata la Chiesa di S. Nicolò dalle forme barocche semplici ed eleganti. Al suo interno sono presenti cinque pregevoli altari in legno, un soffitto ligneo damascato ed una pala d' altare di Simone de Magistris. La fontana, di fronte all' ingresso, è stata collocata nel 1900 per l' inaugurazione dell' acquedotto, che portò l' acqua corrente nel centro storico.
Per andare a visitare la maestosa Chiesa Parrocchiale SS. Giacomo e Quirico bisogna girare attorno alla sua parte absidale, che prospetta su Piazza Leopardi. Questa risale al XIV secolo, ma è stata completamente rifatta nel XIX secolo e rimaneggiata in seguito. Sia la facciata che l' interno presentano uno stile sobrio e svettante, candido e luminoso. Sono presenti pregiate opere pittoriche attribuite a Pietro Alemanno e la statua lignea di S. Quirico, Patrono di Lapedona, portato in solenne processione agli inizi di luglio.
La terza ed ultima chiesa presente nel centro storico di Lapedona è dedicata a S. Lorenzo ed è collocata al suo vertice orientale. E' di linee semplici ed essenziali e fu costruita negli ultimi anni del XVIII secolo. Tra le varie opere artistiche presenti sono da notare due pregevoli altari barocchi in legno dorato ed un crocefisso ligneo di un ignoto maestro marchigiano del XVI secolo. E presente un notevole organo Callido risalente al 1700; è stato restaurato da poco e recuperato per le attività concertistiche. Il campanile di S. Lorenzo risulta staccato dal corpo di fabbrica, in quanto innalzato a metà Settecento, su un baluardo dell' antico castello. Per vederlo nella sua maestosa imponenza bisogna prendere un caratteristico vicolo nei pressi della piazzetta della chiesa, che conduce alla grande Piazza Concordia. Attorno al centro storico di Lapedona sono presenti altre antiche e notevoli chiese romaniche come S. Pietro, S. Quirico, S. Maria degli Angeli e Madonna Manù.
Grazie alla sua elevata posizione, Lapedona ha splendidi affacci panoramici in ogni versante. Questo proposto nella fotografia riguarda la non lontana Fermo, oltre le valli del Molinetto ed Ete Vivo. E' possibile ammirarla da una terrazza panoramica, a fianco di Piazza Concordia. Il versante settentrionale è stato terrazzato ed adibito a giardino pubblico, con attrezzature per la sosta e giochi dei più piccoli. Continuando la passeggiata, tra verdi alberi e colorati fiori, seguendo le mura si ritorna alla centrale Piazza Leopardi.
Piazza Europa è un piccolo slargo a metà strada tra la monumentale Piazza Leopardi e la raccolta Piazza S. Lorenzo. Ha la caratteristica di avere un bell' affaccio meridionale sulla vallata e sul crinale dirimpetto di Altidona, borgo quasi gemello poco distante ed è arredata in modo semplice ed elegante. A fianco una bella scalinata omonima scende sulla provinciale sottostante, con numerose rampe e piazzole, tra il verde dei cespugli ed i colori ed i profumi dei fiori. Lapedona è un piccolo borgo gioiello da scoprire con calma, angolo per angolo, o viverlo attraverso la passione delle feste tradizionali, che si alternano nel corso dell' anno. Oltre la tradizionale Festa in onore di S. Quirico Martire, con solenne processione, le più caratteristiche sono Musica in collina e quelle enogastronomiche dedicate agli gnocchi ed al vin cotto.
di William Talllevi
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