Alla scoperta di Piobbico ( PU ), antica Contea dei Brancaleoni
Molte sono le bellezze artistiche, storiche, naturalistiche e le radicate tradizioni su cui può contare Piobbico in un turismo moderno ed attento. E' questo un piccolo e delizioso borgo montano dell' entroterra pesarese inserito in un contesto naturalistico straordinario e carico di storia. Il centro abitato sorge alla confluenza dei fiumi Biscubio e Candigliano, stretto dai verdeggianti versanti dei monti Nerone e Montiego. Tutto il territorio comunale è ricco di strabilianti ambienti naturali, come la Gola di Gorgo a Cerbara, diverse forre, grotte, cascate, boschi, sentieri e i ruderi di antiche fortificazioni nei posti più panoramici e strategici.
La visita al borgo pesarese si può far iniziare dal piccolo Sentiero dei Folletti che sale su un pendio del Montiego e permette di vedere chiaramente la disposizione delle varie zone urbanistiche storiche di Piobbico. Questo breve percorso panoramico s' imbocca prendendo Via Fontanelle da Piazza S. Antonio. La sottostante piazza, con relativo omonimo quartiere, è separato dal Borghetto dal ponte sul Candigliano; sopra domina il maestoso Castello Brancaleoni, con l' abitato moderno tra questo e la SS 257. Nella fotografia è presente anche il Monte Nerone, con la straordinaria meraviglia naturalistica della Valle dell' Infernaccio.
Dopo aver ammirato il paese di Piobbico dall' alto, si ritorna a Piazza S. Antonio, dove prospetta la bella chiesa omonima e si può attraversare il ponte sul Candigliano, per accedere al borgo medievale sotto il castello.
Gli antichi insediamenti del Borghetto sono antecedenti alla costruzione del Castello Brancaleoni e presero il nome di " Castrum Publicum ", da cui è derivata l' attuale denominazione Piobbico. Agli inizi del XIV secolo la famiglia Brancaleoni scese dal ripido pendio del Monte Nerone, dove aveva insediato il suo primo castello nella zona, ora chiamata Muracci e iniziò a costruire un castello - residenza più grande e comodo sul vertice della collina del Borghetto.
Tre sono le vie d' accesso al borgo medievale di Piobbico: la rampa che sale direttamente al Castello Brancaleoni e le porte di Via Cupa a levante e del Feligno a ponente. A quest' ultima si accede attraversando il ponte sul Candigliano, dal quartiere S. Antonio o costeggiando il fiume dalla SS 257. Il Borghetto è composto da un paio di viuzze ed alcuni vicoli chiusi, attorno alle quali s' innalzano le piccole case tutte unite tra loro, per scopo difensivo. Con l' insediamento dei Brancaleoni sul vertice della collina molte case vennero abbattute per far spazio al nascente grandioso castello. A coloro che vi abitavano venne data la possibilità di costruire sui versanti del pendio, allargando il borgo precedente.
Entrando nel Borghetto di Piobbico sembra di fare un salto indietro nel tempo, quando qui vi abitava la maggioranza degli addetti ai vari servizi pratici della vita quotidiana del castello sovrastante. Le case ben restaurate e con uno stile omogeneo si presentano al meglio; molte di queste sono attualmente ancora abitate. Il vicolo principale sale verso il Castello Brancaleoni, che domina con la sua massiccia presenza l' abitato popolare. A metà percorso, vista la pendenza, inizia una bella e lunga rampa gradinata che, passando sotto le mura di sostegno del castello, sbuca nello spiazzo di fronte al suo signorile prospetto.
In uno spiazzo, a metà della rampa d' accesso al Castello Brancaleoni, è collocata la Chiesa di S. Pietro. Questa sembra fare da tramite tra i signori dominatori del castello ed i popolani del borghetto al loro servizio. L' origine della chiesa è del XIV secolo, ma venne rifatta ex novo nel 1649 e rimaneggiata nel 1773. La facciata semplice e lineare impreziosita da un portale marmoreo scolpito del Cinquecento; all' interno diverse pregevoli opere pittoriche e scultoree di artisti della provincia. La Chiesa di S. Pietro e l' Oratorio di S. Carlo, all' interno del Castello Brancaleoni, sono gli unici edifici religiosi presenti nel centro storico antico di Piobbico.
Il Castello dei Brancaleoni ha la facciata rivolta al sottostante Borghetto, è un complesso architettonico composto da diversi corpi di fabbrica ed arriva a contare oltre 130 sale. La sua costruzione iniziò a partire dal 1200 e continuò in epoche diverse; l' aspetto attuale è dovuto alla famiglia Brancaleoni che lo adattò a castello - residenza. Presenta l' Oratorio di S. Carlo, un bel corridoio a cielo aperto che conduce al cortile d' onore da cui si sale verso le sale più rappresentative: quella del Leon d' Oro, la Camera Romana e quella Greca. Molti sono gli ambienti ricchi di bei affreschi e pregevoli stucchi, dovuti ai migliori artisti dell' epoca.
Il gigantesco Castello Brancaleoni è stato restaurato recentemente e viene spesso usato per manifestazioni varie ed eventi culturali, come concerti, convegni e mostre d' arte. Inoltre ospita, dal 1983, il Museo Civico Brancaleoni: questo presenta reperti del territorio e donazioni varie. E' diviso in ben sei sezioni: geopantologia, speleologica, numismatica,, archeologica, ornitologica ed usi e costumi del territorio. Rivestono particolare interesse i 5.000 reperti fossili e l' Ursus Spaelaeus rinvenuti dal M. Nerone. Proprio dall' alto di questo si può notare i ruderi dei Muracci, antica residenza dei Brancaleoni ed in lontananza il maestoso castello residenziale, frutto delle fortune delle epoche successive della famiglia.
Altre due belle chiese sono presenti nel territorio comunale: l' isolata S. Maria in Val d' Abisso e S. Stefano, della fotografia. La prima è del XI secolo e conserva un quadro della Vergine trovato, secondo la tradizione, su M. Nerone. La seconda è la ricostruzione di un primo edificio distrutto da un terremoto e presenta belle opere artistiche. Oltre alla storia e l' arte, Piobbico può contare su importanti tradizioni popolari, offrire un' adeguata offerta enogastronomica e turistica e si presenta in un meraviglioso contesto naturalistico. I fiumi, le valli, i monti Montiego e Nerone offrono un' infinità di sentieri ed ambienti adatti al turismo naturale ed alla pratica di tutti gli sport all' aria aperta, fornendo a Piobbico tutti gli elementi per essere un' interessante meta turistica per tutto l' anno.
di William Tallevi
Tre sono le vie d' accesso al borgo medievale di Piobbico: la rampa che sale direttamente al Castello Brancaleoni e le porte di Via Cupa a levante e del Feligno a ponente. A quest' ultima si accede attraversando il ponte sul Candigliano, dal quartiere S. Antonio o costeggiando il fiume dalla SS 257. Il Borghetto è composto da un paio di viuzze ed alcuni vicoli chiusi, attorno alle quali s' innalzano le piccole case tutte unite tra loro, per scopo difensivo. Con l' insediamento dei Brancaleoni sul vertice della collina molte case vennero abbattute per far spazio al nascente grandioso castello. A coloro che vi abitavano venne data la possibilità di costruire sui versanti del pendio, allargando il borgo precedente.
Entrando nel Borghetto di Piobbico sembra di fare un salto indietro nel tempo, quando qui vi abitava la maggioranza degli addetti ai vari servizi pratici della vita quotidiana del castello sovrastante. Le case ben restaurate e con uno stile omogeneo si presentano al meglio; molte di queste sono attualmente ancora abitate. Il vicolo principale sale verso il Castello Brancaleoni, che domina con la sua massiccia presenza l' abitato popolare. A metà percorso, vista la pendenza, inizia una bella e lunga rampa gradinata che, passando sotto le mura di sostegno del castello, sbuca nello spiazzo di fronte al suo signorile prospetto.
In uno spiazzo, a metà della rampa d' accesso al Castello Brancaleoni, è collocata la Chiesa di S. Pietro. Questa sembra fare da tramite tra i signori dominatori del castello ed i popolani del borghetto al loro servizio. L' origine della chiesa è del XIV secolo, ma venne rifatta ex novo nel 1649 e rimaneggiata nel 1773. La facciata semplice e lineare impreziosita da un portale marmoreo scolpito del Cinquecento; all' interno diverse pregevoli opere pittoriche e scultoree di artisti della provincia. La Chiesa di S. Pietro e l' Oratorio di S. Carlo, all' interno del Castello Brancaleoni, sono gli unici edifici religiosi presenti nel centro storico antico di Piobbico.
Il Castello dei Brancaleoni ha la facciata rivolta al sottostante Borghetto, è un complesso architettonico composto da diversi corpi di fabbrica ed arriva a contare oltre 130 sale. La sua costruzione iniziò a partire dal 1200 e continuò in epoche diverse; l' aspetto attuale è dovuto alla famiglia Brancaleoni che lo adattò a castello - residenza. Presenta l' Oratorio di S. Carlo, un bel corridoio a cielo aperto che conduce al cortile d' onore da cui si sale verso le sale più rappresentative: quella del Leon d' Oro, la Camera Romana e quella Greca. Molti sono gli ambienti ricchi di bei affreschi e pregevoli stucchi, dovuti ai migliori artisti dell' epoca.
Il gigantesco Castello Brancaleoni è stato restaurato recentemente e viene spesso usato per manifestazioni varie ed eventi culturali, come concerti, convegni e mostre d' arte. Inoltre ospita, dal 1983, il Museo Civico Brancaleoni: questo presenta reperti del territorio e donazioni varie. E' diviso in ben sei sezioni: geopantologia, speleologica, numismatica,, archeologica, ornitologica ed usi e costumi del territorio. Rivestono particolare interesse i 5.000 reperti fossili e l' Ursus Spaelaeus rinvenuti dal M. Nerone. Proprio dall' alto di questo si può notare i ruderi dei Muracci, antica residenza dei Brancaleoni ed in lontananza il maestoso castello residenziale, frutto delle fortune delle epoche successive della famiglia.
Altre due belle chiese sono presenti nel territorio comunale: l' isolata S. Maria in Val d' Abisso e S. Stefano, della fotografia. La prima è del XI secolo e conserva un quadro della Vergine trovato, secondo la tradizione, su M. Nerone. La seconda è la ricostruzione di un primo edificio distrutto da un terremoto e presenta belle opere artistiche. Oltre alla storia e l' arte, Piobbico può contare su importanti tradizioni popolari, offrire un' adeguata offerta enogastronomica e turistica e si presenta in un meraviglioso contesto naturalistico. I fiumi, le valli, i monti Montiego e Nerone offrono un' infinità di sentieri ed ambienti adatti al turismo naturale ed alla pratica di tutti gli sport all' aria aperta, fornendo a Piobbico tutti gli elementi per essere un' interessante meta turistica per tutto l' anno.
di William Tallevi
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