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Visita al centro storico di Urbino ( PU ), Patrimonio dell' Umanità ( 2 di 2 )

Il gigantesco Palazzo Ducale di Urbino è situato nel cuore della città; si sviluppa in una grossa struttura attorno a due cortili ed un' ala che va a racchiudere un giardino pensile. La facciata interna è dalle linee sobrie ed essenziali, mentre verso la vallata si presenta in modo più scenografico. E' stato a lungo il centro del potere dei Montefeltro; a volerlo fu il Duca Federico con grossi lavori di ristrutturazioni ed ingrandimenti di edifici precedenti. Furono chiamati gli architetti più famosi dell' epoca, che progettarono il palazzo secondo i suggerimenti di Federico, come nel caso del cortile d' onore, rappresentato nella fotografia, autentico gioiello dall' eleganza classica e raffinata.
Attorno ai due cortili e su due livelli, sono disposte le varie sale ed appartamenti ducali. Queste, nei periodi di maggior splendore del Ducato erano piene di tesori artistici e raffinati corredi, ma sono andati tutti dispersi con la decadenza dei Montefeltro e poi dei Della Rovere. Con il passaggio di Urbino allo Stato della Chiesa tutte le ricchezze marchigiane hanno preso la via per Roma. L' attuale Galleria Nazionale delle Marche presente nel palazzo, a parte pochi quadri, espone opere provenienti da chiese ed oratori cittadini. Le opere pittoriche più interessanti sono la Muta di Raffaello, nella fotografia, la Madonna di Senigallia e la Flagellazione di Cristo di Paolo della Francesca e la Città ideale di autore ancora incerto. Notevoli sono il gigantesco Salone del trono, con splendidi arazzi, camini e soffitti a volta. Da non perdere lo Studiolo del Duca, con splendidi disegni a legno intarsiato e la visita panoramica dagli slanciati torricini. Il Palazzo Ducale è dotato di grandi sotterranei in cui vivevano e lavoravano i vari inservienti; erano presenti cucine, magazzini, lavanderie, forni, stalle e tutto l' occorrente di vita quotidiana di una grande corte signorile.
Usciti dal Palazzo Ducale, incamminandoci dietro S. Domenico e l' Ufficio Turistico si passa nei pressi delle vestigia del Teatro romano dell' Urvinum Mataurense. Svoltando a sinistra si arriva all' ex Monastero di S. Chiara, che ha un panoramico giardino pensile con un lungo porticato. Ritornati in Via veneto, asse principale urbinate molto frequentato da turisti e studenti, si scende a Piazza della Repubblica. Questo slargo è il punto d' incontro dei giovani, perchè trovano locali e negozi vari. Molto trafficati sono i portici del Collegio Raffaello e vale la pena dare uno sguardo al suo bel cortile porticato. Questi spazi vengono usati spesso per eventi e manifestazioni varie.
A fianco del Collegi Raffaello si eleva la bella Chiesa di S. Francesco con un bel portico ed uno slanciato campanile. Prendendo i lunghi portici di Via Garibaldi di arriva al Teatro Sanzio, passando sotto gli alti muraglioni che sostengono la parte absidale del Duomo e il prospetto nobile del Palazzo Ducale con i suoi famosi torricini. Il percorso continua con la discesa al Mercatale attraverso la rampa elicoidale di Francesco di Giorgio Martini, architetto ducale. L' arrivo al sottostante quartiere popolare è a fianco delle ex scuderie ducali, usate attualmente come sede di eventi. Di fronte a loro il grande parcheggio del Mercatale, che offre una stupenda visione delle strutture cittadine, operate dal nobile casato dei Montefeltro.
L' attuale grande parcheggio del Mercale, principale punto d' arrivo cittadino, era l' antico spazio commerciale esterno ala città. Di fronte Porta Valbona con l' interrotto giro di mura. Questo spazio è il vertice più basso tra i due rilievi su cui sorge Urbino; subito dietro i caseggiati sulla sinistra s' innalza il pendio del Monte, con in cima l' arcigna Fortezza Albornoz. Un ripido percorso porta in vetta, passando per il Centro di Educazione Ambientale Casa delle Vigne. La fatica di questa nuova salita è ripagata dai verdi prati di fronte alla fortezza, con il miglior affaccio panoramico sulla città dei Montefeltro.
Il grande spazio verde attorno alla fortezza è dal 1975 Parco della resistenza; luogo molto frequentato da giovani e turisti, per la visuale sulla città e sui monti circostanti, per il relax e per lo sport. La grande Fortezza Albornoz è della metà del XIV secolo e fu costruita per volere del Cardinale omonimo, incaricato di restaurare il potere temporale della Chiesa. Attualmente al suo interno è ospitato il Museo Archeologico e dell' Armeria Ducale del Montefeltro, con reperti del territorio e ricostruzioni di armi dell' età medievale.


Proseguendo il nostro percorso in Via dei Maceri, si passa di fronte all' ex Convento dei Carmelitani Scalzi, che ospita l' Accademia di Belle Arti e si scende a Piazzale Roma. Qui, all' interno di uno splendido giardino, s' innalza il monumento bronzeo di un famoso figlio di Urbino, Raffaello Sanzio il Divin Pittore. L' opera è della fine dell' Ottocento e si deve all' arte dello scultore torinese Luigi Belli. A far da contorno, nel perimetro del giardino, sono posizionati diversi busti dedicati a grandi artisti nelle varie discipline. Scendendo per Via Raffaello e deviando subito a sinistra, si imbocca il Camminamento panoramico, che tra orti e giardini, offre un nuovo straordinario punto di vista sul centro monumentale di Urbino.
Ripide scalette riportano al piano di Porta S. Lucia poi, con Via Bramante, si torna verso il centro, passando di fronte all' Orto Botanico. La via termina poco dopo incrociando la discendente Via Raffaello. La casa natale dell' artista è poco lontana ed una visita è doverosa, per vedere l' ambiente famigliare dove si è creato il genio di Urbino. Ritornando in Piazza della Repubblica e prendendo Via Barocci, dedicata ad un altro famoso pittore urbinate, si arriva di fronte a due artistici Oratori: S. Giuseppe e S. Giovanni. Il primo ospita un meraviglioso presepe di stucco e pietra di Filippo Brandani, il secondo un sorprendente ciclo pittorico dei fratelli sanseverinesi Salimbeni, qui rappresentato nella fotografia.
Dopo la doverosa visita agli oratori ci si trova di fronte alle discendenti Scalette s. Giovanni, che offrono uno degli scorci caratteristici di Urbino con i torricini ducali. Per il ritorno si può passare sopra i camminamenti di Porta Valbona, fare le Scalette del Teatro e quelle tra Palazzo Ducale ed il Duomo. Dietro S. Domenico si scende verso Piola S. Bartolo ritrovando il percorso fatto all' andata. Scalette e piole sono i camminamenti popolari della vecchia Urbino, che permettono i collegamenti tra quartieri e versanti della città. Girando tra questi si trovano scorci e vita quotidiana, fuori dal grande giro turistico, ma vicini alla realtà popolare urbinate.


                                                                    di William Tallevi


                                                           

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