Passeggiando nell' antica e nobile cittadina di Montefano ( MC )
Il centro maceratese di attrezzò alla
difesa con una cinta muraria, porte e
bastioni difensivi, che le vicissitudini delle epoche hanno fatto sparire. A
testimonianza di quei periodi rimane un’ unica massiccia torre, con base
scarpata e pianta trapezoidale. La tipologia di costruzione la fa assomigliare
a quelle presenti a Tolentino e Porto d’ Ascoli. Attualmente è un’ abitazione
privata, ma si apre a visite su prenotazione. A fianco della sua base una bella
gradinata da accesso alle vie del centro storico.
Il nucleo
del centro cittadino di Montefano è piccolo e composto da poche vie essenziali
ed alcuni vicoli di collegamento. La Via Leopardi, nella fotografia, contorna
il borgo seguendo la vecchia e scomparsa cinta muraria, ora sostituita da una
lunga cortina di abitazioni, per poi collegarsi con la sottostante SP 361.
Montefano fu coinvolto a lungo nelle contese tra le potenti città vicine di
Osimo e Recanati, con i loro condottieri
che invasero e devastarono il paese a più riprese. Con il passaggio sotto il
dominio dello Stato della Chiesa ritrovò finalmente un po’ di tranquillità e la
possibilità di crescita sociale, economica e strutturale. Vennero costruite
chiese, innalzati palazzi fino ad assumere, pian piano l’ aspetto attuale. Con
una bolla papale del 1489 finalmente Montefano ottenne l’ indipendenza comunale.
Il settecentesco Teatro Comunale
della Rondinella fu restaurato nella metà del secolo successivo su progetto
dell’ architetto Luigi Daretti. Si doveva sostituire la vecchia struttura
lignea con un’ altra più moderna ed adeguata; i lavori si allungarono nel tempo
e solo nel 1887 trovarono la conclusione con
l’ ingegnere Virginio Tombolini. Il teatro ha una sala ad “ U “ ed
è suddiviso con due ordini di palchi, le
decorazioni sono del pittore Domenico Bruschi e tutto l’ insieme è l’ immagine
di un teatro dal gusto fine ottocentesco. I palchi sono sorretti da esili
colonne di ghisa, come le balaustre e nell’ insieme la capacità complessiva del
teatro è di 150 posti.
Uscendo dal luminoso portico del
Teatro Comunale La Rondinella lo sguardo abbraccia la spaziosa Piazza
Bracaccini ed i suoi nobili palazzi, che si allineano su due direttive: Via
Roma e Corso Carradori. Scesi gli scalini ci si trova di fronte all’ alto prospetto della Collegiata di San
Donato, costruita in cotto a due ordini. L’ interno presenta un insieme di
artistiche decorazioni e molte tele importanti, fra le quali spicca “ San
Donato e San Giovanni Napomuceno a fianco dell’ Assunta. Due sono le importanti
e sante spoglie sepolte sotto i suoi altari; sotto quello maggiore è posto San
Onorio, mentre sotto quello del Sacramento vi è San Severio, martire di origine
inglese.
A metÃ
del Corso Carradori si sale a destra a Piazza Corridoni, per accedere poi a
Piazza Papa Marcello. Questo piccolo slargo è contornato da antiche dimore del
borgo, tra le quali spicca quella di Marcello Cervini, che nel 1501 divenne Papa
Marcello II. Il suo fu un pontificato brevissimo, appena 22 giorni; in suo onore
Giovanni Pierluigi da Palestrina dedicò il famoso capolavoro polifonico Missa
Papae Marcelli. Passando nel parallelo Vicolo San Benvenuto s’ incontra la
piccola Chiesa di Santa Maria. Poco oltre, collegandosi con Via Roma si arriva
ai giardini pubblici, dove è presente un bel punto ristoro e si può godere di
uno straordinario affaccio sul territorio circostante. Nei pressi è presente la
piccola Chiesa di Sant’ Antonio Abate.
Con la Piazza Mazzini si torna verso
il centro, dove si incontrano due piazze contigue: quella dei Servi di Maria e
Adua. Nella prima è presente la Chiesa di San Filippo Benizi con a fianco il
Convento dei Servi di Maria, dove è stato istituito il Centro Nazionale di
Studi Biblici, dedicato al grande biblista Giovanni Vannucci. La chiesa è in
stile barocco e l’ intero complesso architettonico sembra appoggiare sulle
antiche mura medievali. Montefano risulta essere una tranquilla cittadina, ma
si anima ogni volta che vengono organizzate le varie feste tradizionali ed
eventi vari. Si inizia con il Tradizionale Carnevale, poi vengono l’ Antica
Mostra Mercato di Sant’ Antonio, il Palio delle Contrade, la Festa del Patrono
San Donato, Sapori d’ Autunno e la Rappresentazione della Natività . Molto
importante è pure il Concorso Fotografico Arturo Ghergo, dedicato al famoso
artista locale.
di William Tallevi
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