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Camminando alla scoperta delle bellezze di Ostra Vetere ( AN )


La maggior parte degli straordinari ed antichi centri storici marchigiani dell’ entroterra è situata sui crinali divisori delle varie vallate. Questo fenomeno è dovuto principalmente per motivi d’ insicurezza dei siti vallivi, facile preda di guerre e distruzioni dei tempi andati e ha dato il via all’ incastellamento in collina. I nuovi borghi fortificati sono cresciuti in luoghi ben difendibili e con una buona visuale sul territorio circostante. Spesso il borgo è cresciuto su un lungo crinale o su diversi rilievi, sempre circondati da mura e collegati al castello originario; nei casi minori i borghi sono cresciuti proprio dentro le mura castellane. Per un moderno turismo, lento e culturale è piacevole andare alla scoperta delle bellezze artistiche e storiche di questi borghi con un mirato trekkking urbano. Ostra Vetere, nella fotografia panoramica, rientra a pieno merito nella lista dei paesi anconetani da scoprire, dopo essersi procurata una cartina all’ Ufficio Informazioni.



La fondazione di Ostra Vetere viene tradizionalmente fatta partire dalla distruzione dell’ antica Ostra da parte dei Goti, ma storicamente è credibile una data verso l’ anno Mille. Tutto sembra avere inizio da una cella costruita sull’ attuale rilievo dedicata a San Severo, mentre l’ antico nome Montenovo viene citato per la prima volta  in un documento del 1327. Il paese diventa comune nel 1223 e seguirà la stesse vicende storiche della Marca Anconetana e dello Stato Pontificio poi. Solo nel 1882 gli viene attribuita l’ attuale denominazione di Ostra Vetere. Tre sono gli ingressi in centro con relative porte: IV Agosto, Nuova e Pesa. La prima di queste è situata ad est e con Via Garibaldi si accede alla Spaziosa Piazza della Libertà; qui è presente il Chiostro di San Francesco con l’ elegante torre con campanaria dell’ antico monastero.




La centrale Piazza della Libertà è stata ricavata dall’ antica area occupata dalla Chiesa di San Francesco al Mercatale, abbattuta nei primi anni del XX secolo. Rimane lo splendido chiostro d’ impianto quattrocentesco, con due ordini di portici. Questo è incorporato con l’ antico complesso monastico ed è stato rimaneggiato nei secoli XVII e XVIII. All’ interno del chiostro sono presenti tracce di affreschi, che componevano un ciclo con soggetti francescani che decoravano tutti e quattro i lati.  Gran parte della vita pubblica di Ostra Vetere, con eventi e manifestazioni si svolge nelle tre piazze collegate tra loro: della Libertà, Battisti e Perlasca. Altri due slarghi sono al vertice del rilievo cittadino e corrispondono a due delle tre chiese presenti all’ interno delle mura: le piazze Beata Maria Crocifissa Satellico e San Giovanni Paolo II.  



La piazza più bella e rappresentativa è quella di Don Minzoni, dove prospettano il bel Palazzo Comunale e la slanciata Torre Civica del XV – XVI secolo, con orologio. La si raggiunge salendo da Piazza della Libertà con Via Gramsci, uno dei due assi principali del centro storico. Qui è presente un artistico Monumento ai Caduti e una bella balconata da cui si godono  scorci panoramici. Il complesso architettonico ha subito alcuni rimaneggiamenti nei secoli XIX e XX, al suo interno sono conservate opere d’ arte e vari reperti. Molto bella l’  antica sala consiliare, ora sala d’ aspetto, che vanta interessanti soffitti decorati, mentre sulla scala d’ accesso è presente un’ antica tavola metrica datata 1560.







Continuando di poche centinaia di metri si arriva a Porta Nuova, ingresso est di Ostra Vetere, inglobata in Palazzo Buti. Questo nuovo accesso cittadino risale al XVII secolo e fu aperto su richiesta della famiglia ivi residente. Andò probabilmente a sostituire un’ antica pusterla, denominata Porta di Malachiusi. Esternamente è presente un grazioso giardino, aggirato il quale ci si ritrova in Via Circonvallazione, giusto per dare un’ occhiata esterna alle mura cittadine.










Rientrati in città da Porta Nuova si può scendere la panoramica discesa che rasenta le mura; alcune viuzze perpendicolari riportano verso il centro passando tra un quartiere molto popolare. Sul versante meridionale del centro di Ostra Vetere, complice il dislivello, sono presenti diverse belle gradinate di collegamento. Sul nostro percorso, una volta arrivati  in Via Mazzini, se ne incontra un’ altra convergente che risale verso l’ alto. Nei pressi è presente un altro grazioso spazio verde attrezzato che, insieme ad altri circonda il perimetro cittadino.









L’ ampia via in cui ci troviamo è il secondo asse cittadino, alla metà del quale s’ incontra una scenografica scalinata a più rampe. Questa collega il versante meridionale di Ostra Vetere, con Porta Pesa, con la parte alta settentrionale, arrivando a Piazza Giovanni Paolo II dove è presente la Chiesa di Santa Maria di Piazza. Conviene scendere verso Porta Pesa, il più importante e monumentale accesso, risalente al XIV secolo, al centro murato e costeggiare le mura. Poco oltre s’ incontrano i Landroni, caratteristici camminamenti coperti con finestroni che si aprono sulle mura. Continuando si arriva in Piazza Perlasca, mentre tornando indietro è possibile, risalendo un piccolo vicoletto, arrivare di fronte al terzo edificio religioso presente nel centro storico. Si tratta della piccola ma graziosa Chiesa di Santo Severo. 




Tornati in Via Mazzini si riprende la scalinata per arrivare alla maestosa Chiesa di Santa Maria di Piazza. E’ questo l’ edificio religioso principale di Ostra Vetere, grazie ai suoi volumi ed alla slanciata fattura di cupola e campanile, visibili fin da lontano e simboli cittadini. Era la sede di un’ antica abbazia benedettina e la sua fondazione risale al 1444. E’ stata ricostruita integralmente per ben due volte e l’ aspetto attuale risale al rimaneggiamento dei primi anni del ‘ 900. La chiesa presenta l’ influenza gotica in generale, ad eccezione della facciata romanica. Tra le diverse opere artistiche presenti al suo interno spiccano uno straordinario palliotto settecentesco raffigurante l’ annunciazione della Vergine Maria, una Madonna con Bambino della scuola di Carlo Ridolfi ed un prezioso organo del XVIII secolo del Maestro Gaetano Callido. A fianco della Chiesa sorge il Palazzo Poccianti, risalente ai secoli XV – XVI, dalle eleganti forme rinascimentali. Presenta un bel portale in arenaria e una bella loggia, sul lato sinistro, da cui lo sguardo può spaziare verso la valle del Nevola fino alle colline che degradano verso il Cesano. Il palazzo è stato restaurato in parte, è proprietà del Comune ed è utilizzato per mostre ed eventi vari.











Per concludere la visita ad Ostra Vetere bisogna assolutamente visitare Palazzo Marulli ed il suo Polo Museale Terra di Montenovo, scendendo da Piazza Giovanni Paolo II a Piazza Beata Maria Crocifissa Satellico. Qui sono presenti La Chiesa di Santa Lucia ed il palazzo, monastero delle monache clarisse fino alla metà del XIX secolo, acquistato dalla famiglia Marulli per farne la sede della propria azienda agricola, con i vari laboratori di produzione dei prodotti. Dagli anni novanta è divenuto proprietà comunale che ne ha fatto il proprio polo museale con quattro diverse sezioni. A pianterreno sono presenti l’ antiquarium della città romana di Ostra, con reperti che provengono dalla zona archeologica delle Muracce. C’ è pure la copia di una stata virile romana, identificata con il nome dell’ imperatore Traiano, che è attualmente al museo di Ginevra. A fianco c’ è la raccolta dell’ azienda agricola Marulli con macchinari di produzione, utensili vari e suppellettili aziendali. Il primo piano ospita l’ antico fondo librario con la biblioteca francescana di Ostra Vetere e la pinacoteca civica – parrocchiale “ Suor Maria Crocifissa Satellico “, con affreschi di scuola marchigiana e terrecotte policrome.











                                                                                                 di William Tallevi



                                                                                 










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