Escursione ad anello nella Spaccatura delle Lecce di Sigillo ( PG )
La Via
Consolare Flaminia, antica autostrada romana dell’ antichità , che dalla costa
adriatica arriva fino a Roma, percorre tutto il territorio umbro. Il suo
tragitto costeggia gran parte dell’ appennino umbro – marchigiano, passando per
le cittadine dell’ alta vallata del fiume Chiascio. Tra i comuni di Scheggia e
Pascelupo, Costacciaro, Sigillo e Fossato di Vico è presente il limite
occidentale del Parco Regionale del Monte Cucco. Quest’ area protetta è molto
interessante dal punto di vista ambientale, naturalistico e storico. E Sigillo,
bella cittadina sotto la lunga catena montuosa del Cucco, è la porta di accesso
ai prati, boschi, grotte, gole e cime dell’ area protetta.
Una
fitta serie di sentieri ben segnalati porta alla scoperta delle varie bellezze
del parco e tra questi c’ è pure l’ anello della Spaccatura delle Lecce,
rappresentata nella fotografia, di difficoltà media.La partenza dell’
escursione è dalla piccola e deliziosa cittadina di Sigillo dalle antiche
origini romane, come testimonia il Ponte dello Spiano di epoca augustea ben
conservato, all’ ingresso cittadino. Visibile fin da Sigillo è la non lontana
cresta rocciosa della Spaccatura delle Lecce. La direzione da prendere è la via che sale alla
zona turistica di Val di Ranco, con possibilità di avventurarsi nella
strabiliante Grotta del Monte Cucco o provare l’ emozione del volo libero.
Risalendo il Fosso delle Gorghe si arriva, dopo circa un chilometro dal paese,
ad una curva a gomito dove inizia la salita per il monte Cucco. Qui inizia il
sentiero n° 13 del parco, che costeggia l’ allegro procedere del corso d’
acqua.
L’
ambiente è tranquillo e naturale, con la prima metà della salita tra prati,
fiori, cespugli e gli attrezzi ginnici di un percorso natura. Alcune tabelle
informative descrivono le caratteristiche presenti sul tragitto. Poi, il
sentiero si fa ripido sassoso, tra il bosco e a fianco del fosso, fino ad
arrivare alla caratteristica sorgente a ventaglio delle Gorghe. Nel procedere
verso l’ alto rimane quasi sempre visibile l’ imponente e lunga muraglia
rocciosa nota come la Spaccatura delle Lecce. Questa gigantesca parete rocciosa
è alta fino a 70 metri e le colonne della sua
lacerazione sono molto affascinanti e suggestive. Questa strettissima
gola è dovuta al progressivo e lunghissimo lavoro erosivo delle acque dalla
conca superiore. Ma la zona del Monte Cucco è un territorio con un alto
fenomeno carsico, che ha prodotto grotte, cavità e scorrimento sotterraneo di
acque. Il fenomeno è evidente nella gorgogliante e vitale sorgente a ventaglio
delle Gorghe. Qui si è arrivati ad un bivio e le indicazioni del parco ce ne
danno conferma; a sinistra continua e finisce il sentiero n° 13, mentre a
destra si continua dentro la gola sul n° 38, che ci permetterà di fare un
percorso ad anello.
La gola delle torrente Gorghe non è molto lunga, ma è
impressionante per dimensioni e verticalità delle sue pareti rocciose. L’
emozionante procedere è su un ripido letto sassoso, con un percorso lievemente
tortuoso ed un apparire e scomparire di cielo e vette della spaccatura. Usciti
dal breve, ma grosso canyon verticale il terreno si allarga tra rocce basse e
cespugli e si intuisce in alto la grossa conca in cui si incanalano le acque.
Dopo non molto le indicazioni del sentiero n° 38 del Parco
del Monte Cucco indicano una decisa deviazione a destra, per risalire il
versante della gola e concludere l’ escursione ad anello. Salendo il piccolo
sentiero prende quota e si riesce a vedere le colonne rocciose che si
fronteggiano nella Spaccatura delle Lecce, poco prima attraversata. Questa fa
parte di una lunga e stretta cresta rocciosa che scende a mezza luna a sbarrare
la vallata, tagliata in tempi lunghissimi dalle acque del torrente Gorghe. I
due vertici della spaccatura si fronteggiano come solenni colonne rocciose.
Questa strana conformazione geologica è stata anche definita Incudine dei
Ciclopi.
Ritornati al bivio con il sentiero n° 38 del Parco del Monte
Cucco ci si avvia, dopo le molte emozioni, a concludere l’ escursione nella
Spaccatura delle Lecce in modo tranquillo. L’ ultimo tratto del percorso è un
po’ più ripido poi, dopo essere arrivati alla provinciale che scende dalla Val
di Ranco, è tutta discesa fino a Sigillo. L’ escursione è breve ma si svolge in
vari ambienti dal grande valore geologico e naturalistico, con una numerosa presenza
di lecci, da cui la denominazione della spaccatura ed altre importanti specie
arboree e floristiche. Per questi motivi questa zona ha meritato la
qualificazione SIC, sito di interesse comunitario. La particolarità del taglio
netto tra le due pareti della Spaccatura delle Lecce è molto evidente anche
incamminandosi sul sentiero n° 40, sul versante settentrionale del fosso delle
Gorghe, come si evince da questa fotografia.
di William Tallevi
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