La bella e dinamica città di Urbania ha una lunga ed antica storia
alle spalle. L’ attuale struttura urbanistica risale ad un’ età alto medievale,
ma le sue origini risalgono probabilmente al VI secolo d. C. Ha avuto tre
diverse denominazione, la prima delle quali era Castel delle Ripe, diventando
in seguito libero comune. Essendo di parte guelfa entrò in contrasto con i
ghibellini di Urbino e nelle lotte che seguirono venne completamente distrutta.
La popolazione ricostruì un nuovo abitato più in basso, nell’ ansa del fiume
Metauro, che la proteggeva naturalmente su tre lati. La ricostruzione venne
affidata nel 1284 al prelato Guillame Durant, che si servì di maestranze
bolognesi; sicuramente da questo fatto risalgono i lunghi porticati sul modello
di Bologna. Per omaggiarlo venne deciso di cambiare il nome cittadino in
Casteldurante.
Diverse signorie si succedettero al governo cittadino, ma quella che
le diede più lustro urbanistico e crescita economica fu quella dei Montefeltro
– Della Rovere. Casteldurante fu fortificata e vennero eretti importanti
edifici religiosi e civili, mentre con lo sviluppo dell’ arte ceramica ad alto
livello riuscì ad ottennero una solida fama europea. Sotto i Della Rovere fu
ampliato e restaurato l’ antico Palazzo Brancaleoni, trasformandolo nell’
elegante Palazzo Ducale. Altro importante edificio fu il Barco Ducale,
raggiungibile in barca risalendo il Metauro per circa un chilometro, usato
inizialmente per gli svaghi della caccia. Con l’ estinzione della dinastia
roveresca la città entrò a far parte dello Stato della Chiesa nel 1631. Alcuni
anni dopo Casteldurante fu elevata al grado di Diocesi da Papa Urbano VIII e
per ringraziarlo venne deciso di fare un nuovo cambio di denominazione: l’
attuale Urbania.
Urbania è situata nell’ alta
valle del fiume Metauro e ha sempre avuto un rapporto privilegiato con la non
lontana Urbino, avendo fatto parte dell’ antico Ducato dei Montefeltro – Della
Rovere. In un primo momento fu sede degli svaghi ducali, poi vi venne pure trasferita
la corte ducale con Francesco Maria II Della Rovere. Fu edificato, in varie
fasi, l’ articolato Palazzo Ducale che ha la caratteristica di non avere un
affaccio importante su Corso Vittorio Emanuele, asse cittadino, bensì sulla
laterale Via Filippo Ugolini. Il prospetto principale è sulla prima ansa del
fiume Metauro, che lo presenta con un massiccio aspetto difensivo, mentre l’
accesso agli ambienti del pianterreno e del piano nobile sono attraverso l’
elegante portico a somiglianza di quello di Urbino.
Il Palazzo Ducale fu edificato per volere ducale e commissionato ai
più grandi architetti del tempo, Francesco di Giorgio Martini e poi Girolamo
Genga. Si presenta con due aspetti ben distinti, esternamente come fortezza
militare ed internamente come nobile residenza, accogliendo artisti ed uomini
illustri. Oggigiorno le sue sale sono adibite a Museo Civico e presentano
diverse collezioni artistiche ed una fornita biblioteca. Tra queste spiccano,
splendidi dipinti, antiche stampe, le straordinarie ceramiche durantine e due
preziosi globi del Mercatore. Nei sotterranei è ordinato l’ interessante Museo
di Storia dell’ Agricoltura e dell’ Artigianato. Perpendicolarmente al palazzo
si allunga Piazza Duomo con la sua elegante e moderna Cattedrale. Tuttavia
quest’ edificio ha una lunga storia di rimaneggiamenti e ristrutturazioni alle
spalle.
In origine fu Abbazia di San
Cristoforo al Ponte, fondata dai benedettini sui resti di un tempio pagano ed
attorno a questa crebbe il nuovo centro abitativo. In seguito venne ingrandita
in forme romaniche e quindi rinascimentali, mentre gli ultimi importanti
rimaneggiamenti riguardano il rinnovamento di metà del settecento ad opera
dell’ architetto Giuseppe Tosi, la facciata del 1870 ed il campanile del 1958.
Tra le importanti opere artistiche presenti al suo interno spicca il Crocifisso
di Pietro da Rimini del 1309. La Cattedrale è dedicata a San Cristoforo che è
Patrono di Urbania e protettore dei viaggiatori ed automobilisti. Sul suo retro
è presente il Vescovado con l’ interessante Museo Diocesano. Con una breve
passeggiata verso ovest si raggiunge Piazza San Cristoforo, vero cuore
cittadino di Urbania, molto frequentato, con negozi, locali e fulcro dei vari
eventi e manifestazioni. Qui tra i tanti
edifici spicca la squadrata mole del Teatro Bramante, uno dei più belli
delle Marche.
L’ asse viario urbaniese delle
vie Garibaldi e Roma unisce la città a Fermignano e Sant’ Angelo in Vado e
separa il centro storico con il moderno sviluppo urbano ortogonale.
Perpendicolare a Piazza San Cristoforo si allunga il centrale Corso Vittorio
Emanuele che separa in due il nucleo antico e conduce ai monumenti più insigni
della città . Oltre a quella già citata altre tre slarghi sonno presenti dentro il cerchio delle mura: le
piazze del Mercato, Duomo e Libertà . La prima è pure parcheggio ed è affiancata
al Palazzo Ducale, la seconda presenta il massimo edificio di culto cittadino,
mentre nell’ ultima svetta la massiccia mole del Palazzo Comunale con il suo
svettante campanile. Questo nobile edificio ospita la sede del comune fin dal
lontano Medio Evo. Il palazzo ha avuto uno strutturale rifacimento nel 1543,
poi la sua bella facciata in laterizi ha mantenuto quasi intatta la sua
suggestiva impostazione cinquecentesca. Un imponente stemma, risalente al 1636,
domina la facciata ed è l’ attuale stemma della città ; è presente anche una
targa del 1914 dedicata a Donato Bramante, in occasione del 4° centenario della morte. Nell’ atrio del palazzo sono presenti l’ antico
meccanismo dell’ orologio della torre e otto lastre in cui sono incise le più
importanti imprese dei Montefeltro – Della Rovere, signori della città .
Nel centro storico di Urbania, oltre alla già descritta Cattedrale,
sono presenti diverse altre importanti chiese ed oratori: di S. Caterina, dello
Spirito Santo, del Corpus Domini, della Madonna del Carmine, di S. Francesco e
dei Morti. Appena fuori della cinta muraria si incontrano la Chiesa del S.S.
Crocifisso, vicino all’ Ospedale e la Chiesa ed il Convento di S. Maria
Maddalena, poco oltre lo storico Ponte dei Cocci in direzione Fermignano. Tra
queste risalta la piccola Chiesa dei Morti, che conserva al suo interno il
Cimitero delle Mummie. Superato il suo ingresso con uno splendido portale
gotico si entra nel minuscolo edificio sacro, nella cui sacrestia sono esposti
18 corpi mummificati. Questi furono estratti dai vicini sepolcri in seguito
all’ editto napoleonico per istituzione di cimiteri extra urbani. Una
particolare muffa aveva essiccato gli umori naturali dei cadaveri
mummificandone i corpi in modo naturale. II loro corpi e le loro storie umane
vengono raccontate da un custode e attirano l’ interesse di un gran numero di
visitatori.
Dalla Chiesa dei Morti,
continuando in Via Filippo Ugolini, si esce dal centro storico di Urbania dal
Ponte del Riscatto e si può ammirare la straordinaria facciata del Palazzo
Ducale affacciato sull’ ansa del Metauro, tra il verde della lussureggiante
vegetazione e le cangianti acque. Con Via delle Mura si può contornare il
perimetro esterno del borgo antico, che asseconda la seconda e più ampia ansa
fluviale. Nel tempo il fiume essi è scavato il suo corso tra le pareti rocciose
con un percorso sempre più profondo e dirupato. Gli antichi abitanti hanno
assecondato e fortificato la zona con adeguate mura, torrioni e porte in parte
arrivate fino ai tempi nostri. A metà cammino una piccola discesa da accesso a
Porta Molino con la Casa della Tintoria; da qui, seguendo il fiume si riesce ad
andare a vedere la stretta gola rocciosa scavata dal Metauro su cui poggia lo
storico Ponte dei Cocci. Risaliti a Via delle Mura si arriva al Largo Scirri e
poi al già nominato ponte, superatolo si ha un’ ampia visione del centro
storico di Urbania. Continuando il percorso esternamente al Metauro, con Via iv
Novembre, si aggira la città arrivando in Viale Sanzio. Qui si seguono i bei
giardini e le possenti mura della città , ritornando in breve nella centrale
Piazza S. Cristoforo.
Finita la visita turistica al centro storico di Urbania è doveroso
un giro in libertà tra piazze e portici per scovare la vera anima locale tra i
tanti locali che offrono le bontà culinarie del posto – crostoli, passatelli, coradella
d’ agnello, bostrengo, vino di visciole e tanto altro – e negozi di artigianato
vari, dove spiccano le artistiche botteghe di ceramica. Urbania è una cittÃ
dinamica e con tanti eventi e feste caratteristiche, come quella dedicata alla
Befana e quella del Crostolo. E’ pure inserita in uno strepitoso contesto
naturale fatto di verdi colline, tranquilli rilievi ed antiche frazioni, dove è
possibile seguire i sentieri del Monte Vicino, visitare il Bosco dei Folletti
in località San Martino. Un ondulato percorso collinare, denominato La Strada
del Duca, collega Urbania alla non lontana Urbino, ripercorrendo l’ antico
trasferimento della corte dei Montefeltro – Della Rovere al Barco Ducale,
rappresentato nella fotografia, per dedicarsi alla caccia, gli ozii e gli
svaghi intellettuali.
di William Tallevi
Post a Comment