La bella e vivace cittadina
odierna di Fossombrone può vantare una lunga storia ed antichissime origini.
Risalgono al Paleolitico le prime tracce di presenza umana nel territorio,
mentre sono dell’ età del bronzo i primi insediamenti. Si trattava di
popolazione picene che avevano colonizzato la pianura e le coline circostanti
l’ attuale abitato. Ma fu con la romanizzazione del territorio e l’ apertura
della Via Flaminia che si formò un primo nucleo abitativo nell’ attuale
frazione di S. Martino del Piano. Un secolo dopo questo centro prese il nome di
Forum Sempronii dal tribuno Caio Sempronio Gracco ed il suo massimo splendore
fu raggiunto nel I secolo a. C. quando diventò Municipium. Con l’ arrivo delle
invasioni dei Goti e poi Longobardi gli abitanti spostarono la cittadina nei
pressi del Colle di S. Aldebrando, creando così il primo nucleo che si sarebbe
trasformato in seguito nell’ attuale cittadina di Fossombrone.
La struttura urbana della Fossombrone attuale si è formata, dopo il
dominio dello Stato della Chiesa, a partire dal 1300 con il susseguirsi delle
signorie dei Malatesta, Montefeltro e Della Rovere. Sotto il governo dei primi
furono rafforzate le fortificazioni, con i secondi ci fu il massimo della
prosperità , fermento culturale e realizzazione di edilizia urbana. I Della
Rovere governarono fino al 1631 poi, con la scomparsa dell’ ultimo discendente
la città torno sotto lo Stato della Chiesa. La struttura urbana della
cittadina, con le sue emergenze storiche religiose e civili è ben visibile dal
dirimpettaio affaccio panoramico del Colle dei Cappuccini. Gli ingressi
principali in città sono tre: da Largo Caio Gracco in direzione orientale, da
Piazza Dante sul versante meridionale e da Via Roma su quello nord occidentale.
Da quest’ ultima direzione, dopo aver superato il bel Ponte della Concordia, si
arriva in breve in Piazza Mazzini dove prospetta la bella Cattedrale del XVIII
secolo.
All’ interno del più grande e
rappresentativo edificio religioso della città ci sono pregevoli altari in
marmo e importanti dipinti di Simone Cantarini, Claudio Ridolfi, Giovanni
Francesco Guerrieri ed altri. Una bella piazza in pendenza divide la Cattedrale
dal Palazzo del Magistrato, risalente al XIV secolo. Questa fu la prima sede
del Comune, dopo essere sceso dalla Cittadella e prima del trasferimento in un
palazzo più moderno e rappresentativo in Corso Garibaldi. Una bella esedra
sostiene ed impreziosisce una settecentesca fontana, decorata da un bronzetto
dell’ artista locale Anselmo Bucci, denominata “ Venere del Metauro “. Sotto il
portico del palazzo si passa in Via Zandri, con la lunga gradinata sul fianco
del colle che da accesso alla Corte Alta.
Prima di salire ad ammirare da
vicino la poderosa residenza ducale della Corte Alta vale la pena incamminarsi
sul bel Corso Garibaldi, importante asse cittadino. A fianco della Cattedrale
sorge l’ ex Palazzo Vescovile, XV – XVII secoli, costruito su disegno di
Francesco di Giorgio Martini, dal bel prospetto bugnato. Poco oltre è presente
l’ attuale Palazzo Comunale, la cui origine risale a XVI secolo e si deve al
disegno dell’ ingegnere ducale Filippo Terzi, che riunì due edifici
preesistenti. . Il prospetto è stato edificato in pietra arenaria e decorato
con mattoni in rilievo, ha un elegante portico ad arcate e finestre con
timpani. La grande sala del Consiglio Municipale è decorata da un grande
dipinto di Anselmo Bucci dal titolo “ I maschi “.
La caratteristica principale di Fossombrone è quella di avere un
lungo e doppio porticato che si allunga in modo quasi ininterrotto per tutta la
lunghezza di Corso Garibaldi, risultando il più lungo della regione. Sotto
queste serie di arcate, a volte uguali a volte simili, si sono alternati
negozi, botteghe ed osterie fin dai tempi antichi. Anche oggigiorno sono
ospitati negozi ed attività commerciali varie in un vero centro commerciale
cittadino. Il Corso Garibaldi ha numerosi vicoli e scalinate perpendicolari che
uniscono la zona quasi pianeggiante, dalla parte dei fiume, a quella ben più
ripida, dalla parte del colle.
Diverse sono le chiese e numerosi i palazzi che prospettano sull’
asse viario principale di Fossombrone, tra queste prime, oltre alla già citata
Cattedrale, sono presenti anche S. Agostino, S. Lucia e s. Filippo. La prima presenta un bel portale
in arenaria, artistici dipinti di pittori pesaresi ed un bel chiostro, la
seconda è defilata nei pressi del Ponte della Concordia. Al suo interno è
conservata un straordinaria palla seicentesca, dedicata al martirio della
Santa, che è inserita in un altare di
arenaria policroma altrettanto pregevole. S. Filippo infine, nonostante sia stato
sconsacrato come luogo di culto, è un vero gioiello artistico. E’ in stile
barocco, ricca di eleganti decorazioni a stucco ed importanti dipinti, risulta
molto luminosa e viene utilizzata per eventi culturali. Tra i tanti edifici
nobili che prospettano su Corso Garibaldi o nei pressi non si può non citare la
Corta Bassa e quella Rossa, residenze ducali cinquecentesche realizzate dai
Duchi di Urbino per avere un contatto più diretto con il resto della cittadina.
Due sono le lunghe rampe scalinate che conducono alla poderosa
residenza ducale detta Corte Alta, fatta edificare da Federico II da
Montefeltro su una costruzione precedente. La prima, sul versante nord
occidentale, da Via Zandri e la seconda, su quello orientale, da Via Lavinia
Feltria, nei pressi della Corte Rossa e Bassa. Entrambe sono panoramiche sulle
vie sottostanti e sul rispettivo versante, abbracciando una vasta porzione
della vallata del Metauro, delle colline e dei monti che la circondano. Questa
suggestiva residenza signorile ha un caratteristico giardino terrazzato ed un’
aerea loggia, che ingentilisce il prospetto. Molto interessanti sono, al suo
interno, le stanze centrali con articolati soffitti a cassettoni policromi,
progettati da Francesco di Giorgio Martini. Imponente è pure la sala del trono,
lo spazio interno più grande, dove avveniva la vita di corte, con divertimenti
vari compresi spettacoli teatrali.
Due passaggi a volta permettono il passaggio sotto il grosso
edificio, che attualmente ospita il Museo Archeologico e la Pinacoteca Civica “
Augusto Vernarecci “. Nel primo sono esposti tutti reperti locali delle varie
popolazioni che vi sono avvicendate sul territorio. La seconda presenta opere
che documentano la pittura locale tra i secoli XVI e XIX, dove spicca il forsempronese
Francesco Guerrieri. Un’ altra lunga
rampa gradinata, Via S. Rocco, sale verso il vertice del colle protetta dai
resti di antichi muraglioni. Nel retro della Corte Alta c’ è pure il Sentiero
Radi che procede verso l’ alto passando in una bella zona verde. Entrambe,
oltre alla provinciale delle Cesane, conducono alla Cittadella. Si tratta di
due lunghe file di antiche case unite tra loro, collegate tra vicoli e
scalinate, che prospettano sulla lunga e panoramica Via dell’ Orologio con l’
omonima torre.
Appena sopra la Cittadella, al
vertice del Colle di S. Aldebrando, si elevano i poderosi resti della Rocca a
dominare la sottostante cittadina e controllare la vallata del Metauro. Fu
iniziata sotto lo Stato della Chiesa nel XIII secolo ed ampliata in seguito
sotto la Signoria dei Malatesta. L’ aspetto attuale è dovuto all’ opera di
Francesco di Giorgio Martini, su incarico di Federico II da Montefeltro. All’
interno della Rocca è presente la Chiesa di S. Aldebrando, con una cappella
quattrocentesca con dipinti che rappresentano i miracoli del Santo ed un
piccolo locale di ristorazione. Gli antichi resti, la bella zona verde, il
meraviglioso panorama che offre attira sempre molta gente, che qui trova relax
e svaghi. In più questa è la base di partenza per andare a conoscere,
attraverso i suoi innumerevoli sentieri, la lunga e naturale cresta montuosa dei Monti delle Cesane che da
Fossombrone si allunga fino ad Urbino.
di William Tallevi
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