Mauro Vettese - INTERVISTA
QUAL E’ IL TEMA CENTRALE DELLE TUE FOTO?
Il paesaggio Marchigiano in tutte le sue sfumature, la semplicità e l’accuratezza delle campagne, la poesia dei boschi, amo molto gli alberi ed in molte foto sono loro il tema centrale. Abbiamo un territorio talmente fantastico, ricco ogni giorno di scene mozzafiato, tutto gratis, l’unica cosa che dobbiamo fare è OSSERVARE.
CHE COSA TI FA FERMARE E DECIDERE DI SCATTARE?
Solitamente programmo gli scatti, il lavoro da turnista mi lascia mezze giornate libere, faccio passeggiate in auto nel medio raggio, quasi sempre nel territorio Maceratese, alla ricerca di locations interessanti, prendo stradine secondarie, ed alcune volte mi capita di non sapere nemmeno dove sono, mi piace molto l’avventura, se la trovo, in quel posto andrò svariate volte, fino a quando non troverò le condizioni interessanti per uno scatto. I momenti belli ed inaspettati capitano tutti i giorni, ma il mio pensiero è che te li devi andare a cercare, io esco sempre immediatamente dopo un temporale, ci saranno sicuramente scene interessanti, arcobaleni, spot di luce, in una foto fatta al volo ti devi accontentare di quello che trovi, il punto di ripresa e la composizione sono aspetti fondamentali per la riuscita di una foto.
QUAL E’ IL LUOGO CHE TI PIACE DI PIU’ FOTOGRAFARE?
Non ne ho uno in particolare, le stagioni cambiano gli scenari, quindi uscendo dalla domanda ti dico che amo la poesia dell ’autunno dove riesco ad ispirarmi ed esprimermi al meglio.
LA COSA PIU’ STRANA CHE HAI FATTO PUR DI SCATTARE UNA FOTO..
Stavo scrivendo di non ricordare episodi strani, poi mia moglie a cui racconto tutto, me ne ha ricordato uno. Una mattina ho preso una stradina secondaria nella campagna di Macerata per fotografare un’alba, fatta la foto, nel fare manovra sono finito in una pozza d’acqua, non riuscivo più ad uscire, non c’era un’anima, ho camminato qualche km fino a quando non ho trovato la casa di un agricoltore a cui ho chiesto aiuto. Lui mi fa… cosa ca..sei andato a fare li? Dovevo fare una foto, ho risposto…Una foto!!! Tu sei pazzo, potevo capire se eri con una donna per fare cose sconce, una foto sssè!!, ancora rido, poi ho comprato una 4X4.
IL SOGGETTO PIU’ DIFFICILE DA FOTOGRAFARE?
Oggi con le nuove tecnologie tutto è divenuto più semplice, si fanno scatti impossibili rispetto al passato, io mi diverto anche con la macro, uso un Kiron 105 manuale, un obiettivo degli anni 80 fantastico, papà lo usava per le sue farfalle in analogico, io lo uso su Nikon D750, puoi capire l’emozione nel maneggiarlo, quindi ti posso assicurare che i soggetti più difficili, almeno per me, sono gli insetti, le farfalle, dopo 1 ora ho gli occhi che lacrimano.
CI SONO DEI FOTOGRAFI A CUI TI ISPIRI?
Sono autodidatta, non ho mai fatto un corso, cerco di imparare dagli errori miei, nel tempo ho capito quello che doveva essere il mio timbro, quello che più mi emoziona, ogni autore deve comunicare le proprie emozioni attraverso una foto, siamo tutti unici, inutile ispirarsi a qualcuno.
OGGI TUTTI CON IL CELLULARE POSSONO SCATTARE E PUBBLICARE UNA FOTO..
La tecnologia ha permesso di avvicinare molto la qualità di un telefono ad una fotocamera, qualcuno riesce a fare anche belle foto, isolare un occhio dentro un obiettivo però, è l’unico modo per imparare a comporre, la fotografia vera si fa con una fotocamera.
TI PIACE FARTI FOTOGRAFARE?
Assolutamente no, non devo saperlo, in posa non sono per nulla fotogenico! Ultimamente sto ambientando qualche paesaggio con la mia persona, la figura umana offre una lettura ed un significato completamente diverso in alcuni scatti, mi diverto con l’autoscatto, ma sono sempre di spalle o incappucciato, il paesaggio ha sempre la priorità .
QUANTO RIVELA DI TE UN TUO SCATTO?
Credo molto.
LA FOTO CHE ANCORA NON HAI FATTO E’..
Sono tante, amo la fotografia in tutte le sue sezioni, un’immagine ha sempre fatto parte della mia vita, anche il mio lavoro è strettamente legato ad essa, ma vivo alla giornata, non mi prefiggo nulla, il tempo e l’esperienza saranno buoni compagni per le foto ancora da realizzare. L’unica foto che rimpiango di non aver fatto è un autoscatto dove ci sono io e mio padre abbracciati e con le reflex in mano, ma questo è solo un sogno. Grazie mille per questa iniziativa, un’opportunità per conoscere qualcosa in più degli autori.
Post a Comment